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WIZARDS@HAWKS, Gara-5: Horford, allo scadere, lancia Atlanta e beffa Washington

Tutto pronto alla Philips Arena di Atlanta, per il quinto atto di questa serie equilibrata ed emozionante tra Wizards e Hawks. Subito una grande sorpresa, dalla line up delle squadre. Contro ogni previsione, coach Wittman schiera John Wall addirittura in quintetto, dopo 3 partite d’assenza per la frattura quintupla alla mano sinistra, protetta da un tutore. Con il #2, partono dall’inizio i soliti Nenè, Gortat, Pierce e Beal. Per i padroni di casa, invece, abbiamo Millsap, Carroll, Horford, Korver e Teague. La palla a due viene conquistata dai Wizards, con Gortat e proprio Wall a realizzare i primi canestri dell’incontro. I ragazzi di coach Budenholzer fanno subito capire le loro intenzioni, piazzando il primo break di serata, un 4-14 guidato dai 7 punti di un subito ispirato Carroll (8-14 dopo 5’02” di gioco). E’ pienamente in partita anche Wall, che in mezzo al parziale Hawks, realizza una penetrazione a grande velocità, mandando a vuoto Teague e realizzando in layup. Due liberi di Antic valgono il +6 per Atlanta (12-18); negli ultimi 5′ del periodo, i ragazzi di coach Budenholzer tirano 2/10 dal campo, ma il layup di Horford, a 7″ dalla prima sirena, gli consente di chiudere sul +4 (19-23).

 

Schierato a sorpresa da coach Wittman, John Wall è stato autore di un buon ritorno in campo (foto da: zimbio.com)
Schierato a sorpresa da coach Wittman, John Wall è stato autore di un buon ritorno in campo (foto da: zimbio.com)

Nel secondo quarto, spazio alle second unit, e dalla pachina, per gli Hawks, esce molto carico Muscala. Il 23enne del Minnesota mette a referto 8 punti consecutivi, e Atlanta scappa via sul +8 (23-31 a 7’35” dall’intervallo). Un gioco da tre punti di Nenè e Beal fanno riavvicinare gli ospiti fino al -3 (28-31), con Atlanta che continua ad avere difficoltà al tiro (9/23), eccezion fatta con Millsap, il quale mette a referto 6 punti, consentendo ai suoi di restare avanti (34-37). E’ una fase del match, però, dove Washington gioca meglio e, sospinta dalla coppia Wall-Beal, realizza un super parziale di 16-2, culminante con il canestro di Gortat, che vale il +7 (44-37 a 53″ dall’intervallo lungo). Dopo un layup di Teague, Pierce colpisce per la prima volta dall’arco; ad avere l’ultima parola, però, è ancora Horford, che si specializza nel canestro negli ultimi secondi (e vedremo quanto sarà importante). Con il suo jumper dalla media, le squadre vanno negli spogliatoi sul punteggio di 47-41 Wizards.

 

I 23 punti di un ottimo Beal non sono serviti ai Wizards per evitare il ko (foto da: hngn.com)
I 23 punti di un ottimo Beal non sono serviti ai Wizards per evitare il ko (foto da: hngn.com)

La posta in palio è altissima, così come la tensione, in campo e sugli spalti. Anche nel terzo periodo il punteggio continua ad assomigliare ad una partita del Vecchio Continente, con le due squadre che viaggiano su percentuali al di sotto del 40%. La ripresa, comunque, parte con un’invenzione pazzesca di John Wall, che intercetta un passaggio di Millsap e, con una rovesciata a due mani no look (nel vero senso della parola), pesca Beal nella metà campo avversaria, con quest’ultimo che realizza in layup. Altro assist di Wall, subito dopo per Nenè, che mette a segno il tiro dalla media che vale il vantaggio in double digit per i capitolini (51-41). La risposta di Atlanta porta la firma di Teague (tripla) e Horford, che portano i padroni di casa sul -3 (51-48); due liberi di The Truth regalano il +6 alla squadra di coach Wittman (55-49 a 7’05” dall’ultima pausa). Anche gli ospiti, però, vanno in difficoltà al tiro, permettendo ad Atlanta di rientrare e passare in vantaggio, con un parziale di 3-10, con Antic che, dalla linea della carità, firma il sorpasso, e Horford, a sua volta, con un jumper dal mid range, mette il +3 a 2’23” dalla sirena (58-61). Un canestro di Wall permette ai Wizards di chiudere il periodo sotto di 1 (62-63).

 

Horford cattura il rimbalzo decisivo, trasformandolo, poi, nei due punti della vittoria (foto da: mmdeportes.telediario.mx)
Horford cattura il rimbalzo decisivo, trasformandolo, poi, nei due punti della vittoria (foto da: mmdeportes.telediario.mx)

Le due compagini, dunque, si presentano all’ultimo periodo divise da un solo punto, segno dell’equilibrio che ha regnato sovrano in questa serie. Il problema per gli Hawks, però, è che praticamente non rientrano sul parquet e i Wizards ne approfittano. Beal è protagonista nell’11-1 che proietta gli ospiti sul +9 a metà periodo (73-64). Budenholzer, infuriato, è costretto a chiamare time out, per provare a svegliare i suoi ragazzi. L’intento riesce, poichè Atlanta torna in campo con occhi completamente diversi. Due liberi di Horford e, soprattutto, la prima (e unica) bomba di Korver danno il la ad un controbreak mortifero di 0-14 in circa 3′, che permette alla franchigia della Georgia di passare al comando di 5 punti a 2’29” dal termine (73-78). Gran merito nella rimonta va alla coppia Schroder-Horford, con il tedesco che serve al dominicano due assist (trasformati in 5 punti), e poi va a concludere egli stesso, con due canestri in fila. Quando Washington sembra barcollare, ci pensa Paul Pierce, dall’alto della sua classe, a tenere in linea di galleggiamento i suoi, mettendo la tripla del -2. Si entra nell’ultimo minuto di gioco. Azione offensiva alquanto confusa di Washington, con Wall che trova un pertugio per Gortat; il polacco si gira in un amen e trova un canestro con l’aiuto del ferro, per il pari 78 (51″ alla sirena). Dopo un errore di Horford, Pierce perde palla in maniera sanguinosa sulla pressione di Korver, innescando la transizione degli Hawks; doppio scambio Horford-Carroll, con il prodotto di Missouri University che appoggia comodamente al tabellone il pallone del 78-80 (14.9″ alla fine). Ma Paul Pierce non ci sta. Beal penetra e scarica per l’ex Celtics che, dall’angolo, trova la tripla del vantaggio Wizards (8.3″ allo scadere). Time out di 20 secondi per coach Bud. Sulla rimessa, Korver serve Schroder, che prova la penetrazione, venendo stoppato da Wall; sulla palla vagante si fionda Horford, che cattura il rimbalzo e mette dentro un canestro facile facile, per l’81-82 che fa esplodere il palazzetto di Atlanta. C’è ancora 1.9″ da giocare, ma Wittman ha finito i time out; Pierce serve Wall, ma la sua preghiera da centrocampo non trova neanche il ferro. Finisce 81-82 per gli Hawks.

 

Come detto in precedenza, è stata una partita tesa, equilibrata e caratterizzata dalle basse percentuali, soprattutto da 3. Per i Wizards, 37.5% dal campo e 23.5% dall’arco (4/17); per gli Hawks, 41% dal campo e 22.7% dall’arco (5/22). Tutte statistiche pressochè simili, se si eccettuano le stoppate (5-13 per Atlanta). Coach Bud ha trovato in Al Horford l’uomo della provvidenza (doppia doppia da 23+11 reb, con 5 stoppate a segno), mentre hanno dato il loro contributo sia Teague (14+5 assist, ma ben 7 palle perse) che Millsap (14+7 reb). Ancora male Korver, con appena 1/5 dall’arco, che rimedia in parte con 5 rimbalzi e 6 palloni recuperati. Dall’altra parte, invece, non è bastato il ritorno più che positivo di John Wall (15 punti, 7 ast, 4 reb e 4 palloni recuperati), oltre che le prove solide di Beal (23+7 reb) e Gortat (14+8 reb). Per Gara-6, adesso, si ritorna al Verizon Center, venerdì sera. Atlanta (5-2 quando si è trovata avanti 3-2 nelle serie al meglio delle 7 partite) avrà il match point, con la certezza, comunque, di potersi giocare un’eventuale Gara-7 davanti al proprio pubblico. Washington, adesso, è sfavorita, ma ritrovando un Wall in condizione decente, lotterà certamente fino alla fine.

 

WASHINGTON WIZARDS (2-3) – Beal 23, Wall 15, Pierce 11, Gortat 14, Nenè 9, Porter Jr. 9, Sessions, Gooden, Bynum, Temple, Butler, Humphries, Seraphin

 

ATLANTA HAWKS (3-2) – Korver 3, Horford 23, Millsap 14, Carroll 10, Teague 14, Schroder 6, Muscala 8, Bazemore, Antic 4, Scott, Brand, Mack, Jenkins

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone