Wizards, John Wall: "La nostra panchina non ci ha aiutato"
Tanta amarezza e delusione nelle fila dei Washington Wizards. Il ko subito stanotte al TD Garden contro i Celtics (105-115) segna la parola fine sul cammino dei Capitolini, i quali sognavano di andarsi a giocare l’accesso alle Finals con LeBron e compagni. Una partita nella quale assolutamente decisivo è stato l’apporto delle due panchine, con quella di Washington che è mancata clamorosamente all’appello. Emblematico il confronto: 5-48 per il ‘bench’ di casa.
A spiccare è stato anche l’elevatissimo utilizzo del duo Beal-Wall (rispettivamente 46 e 45 minuti), giustificato da Scott Brooks con la necessità di rimanere in partita: “Sapevo che c’era la possibilità che sarebbero potuti calare negli ultimi 5-6 minuti, ma loro (i Celtics) sono riusciti a crearsi un vantaggio ad inizio quarto periodo“. Brooks, quindi, parla di Olynyk: “E’ entrato e ha disputato una grandissima partita. Si è preso tanti tiri stasera, bisogna dargliene atto, ed è stato decisivo per loro“.
Tanta delusione nelle parole di Bradley Beal: “Non mi interessa nè se ho giocato bene nè se ho giocato male. Alla fine interessa il risultato. Stasera l’unica cosa che contava era vincere, e non ci siamo riusciti“.
John Wall, invece, punta il dito contro la panchina di Washington: “E’ dura da accettare, poichè era Gara-7. Fa più male. Abbiamo dato tutto, ma non è bastato. Il nostro obiettivo era quello di arrivare alle Conference Finals e siamo arrivati ad una partita dal riuscirci. Così, per me, non si tratta di un’annata soddisfacente” – spiega Wall – “48-5… 48-5, la nostra panchina ha prodotto appena 5 punti. Loro hanno tanti giocatori che possono difendere bene e altri che aprono il campo e realizzano canestri importanti. Avevano bisogno chiaramente di molto più aiuto da parte della nostra panchina“.