Warriors, Thompson: "Cosa mi è mancato di più? La competizione"
Tra i giocatori più attesi della nuova stagione NBA (in attesa di capire quando effettivamente si potrà partire, se intorno a Natale 2020 o nelle prime settimane del 2021), c’è sicuramente Klay Thompson. Sono passati quasi 17 mesi da quella tremenda caduta dopo il tentativo di schiacciata nel terzo quarto di Gara-6 delle NBA Finals 2019 contro i Toronto Raptors.
Quasi un anno e mezzo di assenza dal parquet, per un ragazzo che, giustamente, scalpita per tornare in campo. Lui, così come Stephen Curry e tutti i Golden State Warriors, attesi al varco da tifosi, avversari ed addetti ai lavori, dopo un 2019/20 passato molto lontano dalle luci della ribalta.
“Cosa mi è mancato di più in tutto questo periodo riguardo al gioco? Sicuramente la competizione” – spiega Thompson in un’intervista con Marc Spears, di The Undefeated – “È così divertente, soprattutto ai Playoff. Non c’è niente di meglio della postseason. Mi mancano tanto quelle sensazioni, mi manca il cammino verso il Titolo, la possibilità di giocartelo. È il basket che mi manca, le lodi lasciano il tempo che trovano“.
“Un’altra cosa che davvero mi manca è viaggiare e vedere i nostri fan in trasferta. È stato un qualcosa di molto speciale negli ultimi nove anni” – continua – “Nelle mie ultime Finals stavo giocando al mio massimo. Non vedo l’ora di tornare su quel palcoscenico“.