Warriors, Steve Kerr: "Noi all'ultimo ballo? Diamine, spero di no"
I Golden State Warriors si apprestano a cominciare la stagione 2018/19 nella veste di assoluti favoriti nella corsa all’anello. Dopo aver conquistato il titolo in back-to-back lo scorso anno, i californiani andranno a caccia del three-peat, forti di un roster che, ai vari Stephen Curry, Kevin Durant, Klay Thompson, Draymond Green ed Andre Iguodala, annovererà anche DeMarcus Cousins, con una mossa di mercato che ha fatto (e fa) ancora discutere.
Quella che comincerà fra tre settimane, però, potrebbe essere l’ultima annata degli Warriors così come li conosciamo. Dando per scontato, comunque vada, l’addio di Cousins, la prossima estate vedrà due veri pezzi pregiati dei Figli della Baia andare in Free Agency. Se Klay Thompson ha già fatto sapere, a più riprese, di non voler lasciare la franchigia della Bay Area, ben diverso è il discorso riguardante Kevin Durant.
Il vincitore degli ultimi due MVP delle NBA Finals, infatti, potrebbe decidere di cambiare aria; in particolare se dovesse arrivare il terzo anello di fila. Interpellato in proposito, coach Kerr ha auspicato che il gruppo resti unito anche oltre l’estate 2019. “Noi all’ultimo ballo? Spero proprio di no. Il mio augurio è che continueremo a ballare“, ha detto Kerr.
“Non credo che la nostra situazione sia paragonabile a quella dei Bulls del 1998. Allora noi tutti sapevamo che, a fine stagione, avremmo perso i nostri migliori giocatori e Phil Jackson” – aggiunge Kerr – “Qui a Golden State è diverso. E’ vero che in squadra abbiamo diversi ragazzi che saranno presto free agent, ma non guardiamo a questo come al ballo finale. Noi vogliamo solo divertirci, goderci quello che abbiamo quest’anno e cercare di andare avanti il più possibile“.
A fronte di una stagione ancora da super favoriti, Kerr vuole che i suoi ragazzi siano rilassati e non soffrano la pressione: “Loro dovrebbero sentire l’importanza di provare a vincere di nuovo, perché non c’è certezza sul futuro. Non sai mai cosa ti riserverà. Quindi, perché non andare dovrebbero andare in campo a testa alta godendosi ogni passo? Ogni partita?“.
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