Warriors @ Rockets, gara-3: le dichiarazioni del post-partita
“Ci hanno letteralmente preso a calci. È stato imbarazzante, ma lo è ogni volta che si perde di 30 o più punti, soprattutto davanti ai tuoi tifosi”. Parole dure quelle di Corey Brewer, ma che racchiudono quella che è stata la debacle dei Rockets, strapazzati ancora una volta dagli inarrestabili Warriors. Sotto inchiesta, tra gli altri, c’è soprattutto Coach McHale, reo di non essere riuscito a trovare un antidoto per gli avversari dopo 3 sconfitte, convinto che resti una sola possibilità a Houston: “Non possiamo fare nient’altro se non uscire in gara-4 e lottare. La fase offensiva non è stata all’altezza, non era fluida come al solito”. A chiudere questo ciclo di dichiarazioni è il veterano Jason Terry, che ribadisce quella che è infine l’ultima speranza di restare attaccati a questa stagione: “Siamo stati strapazzati per bene, ma in momenti del genere puoi fuggire o lottare. Questa squadra è piena di voglia di lottare”.
Dall’altra parte si trova decisamente più ottimismo, con i Warriors che sono quasi certi di arrivare alle Finals e provare a vincere quell’anello che manca da quasi mezzo secolo. Protagonista? Il solito, stratosferico Steph Curry, su cui ormai è anche difficile trovare le parole. Ci ha provato il suo Coach, Steve Kerr, senza grandi risultati: “Steph è Steph. È l’MVP.. il suo modo di tirare è difficile da descrivere”. Uno dei migliori, in questa partita come nella stagione, è stato Andrew Bogut, che ha dato una motivazione per la grande partita messa in scena stanotte: “Sentivamo di non aver giocato come sappiamo nelle prime due gare, Coach Kerr ce lo ha ripetuto almeno un migliaio di volte”.