Warriors, quanta amarezza. Ma Curry promette: "La serie non è ancora finita"
I Golden State Warriors vengono ancora una volta battuti dagli Oklahoma City Thunder ed ora il punteggio della serie recita 3-1 in favore dei ragazzi di Donovan. Se da una parte le prestazioni di Westbrook e Durant sono state sopra le righe, dall’altra molto deludenti sono invece risultate le gesta di Curry e compagni, incapaci di opporsi allo stradominanti dei padroni di casa ed ora ad un passo dalla eliminazione.
Proprio Curry è stato tra i primi ad apparire ai media dopo la sconfitta di stanotte. “La serie non è ancora finita, dobbiamo credere in noi stessi. È ovvio che siamo delusi, è una sensazione terribile perchè ancora una volta non siamo stati capaci di andare lì fuori e giocare come sappiamo. Ma credo ancora che siamo una squadra speciale: questo non è il nostro modo di giocare”.
Sulla stessa onda il compagno di squadra Draymond Green, protagonista in Gara 4 nonostante il calcio a Steve Adams nell’episodio precedente, ma comunque tra i più deludenti dei suoi. “Questa partita vuol dire tutto e niente, siamo giunti al punto in cui dobbiamo mettere tutto quello che abbiamo per non uscire, perché non sarei capace di affrontare una estate con una eliminazione del genere. Dovrei portare energia a questa squadra, ma non l’ho fatto; alla fine di questa gara so cosa devo migliorare per Gara 5. Non credo che tutte le chiacchiere delle ultime 48 ore mi abbiano influenzato: è la prima volta nella mia vita che non rispondo alle critiche”.
“Non abbiamo giocato in modo intelligente, le palle perse hanno fatto il resto”. Questo il commento di Steve Kerr, coach dei Warriors che appare deluso alle telecamere. “Collezionare 21 palle perse contro una delle migliori squadre della Lega non è una buona idea, questo insieme a tanti passaggi sbagliati, non ci ha permesso di essere al meglio stasera”.