Warriors, primo match point non sfruttato: si torna nell'Ohio
Il rovescio della medaglia dell’impresa dei Cavaliers sono per forza di cose i Golden State Warriors, incapaci di chiudere la serie e la stagione, che dovranno soffrire ancora prima di alzare, eventualmente, il tanto agognato trofeo.
Con Draymond Green fuori per squalifica in questa gara 5, non sono arrivate ulteriori buone notizie per coach Steve Kerr che ha visto uscire per infortunio nel terzo quarto il suo centro titolare Andrew Bogut a causa di una distorsione al ginocchio. E’ ancora incerta la sua presenza in gara 6, ma coach Kerr si esprime così: “Ovviamente sarebbe importante averlo a disposizione, ma noi abbiamo comunque giocato con altri 4 o 5 giocatori nel ruolo di centro, solo per trovare qualcosa che potrebbe funzionare. Ad ogni modo è un peccato. Spero che gli esami strumentali vadano bene, abbiamo bisogno di lui”.
Ovviamente l’infortunio di Bogut si è dovuto aggiungere, come detto, all’assenza di Draymond Green che però non può essere considerata come un’attenuante a parere di Klay Thompson che ha visto vanificata la sua prestazione da 37 punti: “Sappiamo che Draymond fa un po’ di tutto: la sua regia, la sua comunicazione, il suo cuore, la sua anima, sappiamo quanto sono importanti. Ma comunque non può essere una scusa.”
Riprende lo stesso concetto ancora coach Kerr: “Sarebbe troppo semplice dire che abbiamo perso perché non c’era Green. Non siamo stati all’altezza difensivamente certo, ma sapevamo che Draymond non avrebbe giocato e quindi non possiamo appellarci a questo. Avremmo dovuto giocare meglio, ma non l’abbiamo fatto”.
Infine non potevano mancare le parole anche dell’MVP Steph Curry, che spiega così: “Green è il nostro perno difensivo: da dietro riesce a vedere l’intera situazione. Chiaramente stasera abbiamo dovuto adattarci con rotazioni differenti e marcature diverse ma non siamo riusciti ad eseguire il tutto abbastanza bene”.
Per i Warriors ora c’è da tornare nuovamente nell’Ohio, stavolta con Draymond Green a disposizione, per cercare di sfruttare il secondo match point sulla racchetta ed evitare gara 7. Vincere a Cleveland in gara 6 vorrebbe dire titolo, proprio come accadde lo scorso anno, chissà che non sia di buon auspicio.