Warriors, Green: "Ho riscoperto l'amore per il Gioco". E intanto il rientro di Klay Thompson si avvicina
La marcia dei Golden State Warriors continua. Nella notte, al Chase Center, a cadere sono stati i Toronto Raptors (104-119), nonostante una serata no di Stephen Curry (12+8 ast e 2/10 al tiro). Protagonisti della quarta vittoria consecutiva, 15.esima in 17 partite, Jordan Poole (33 e 10/13 al tiro, 8/11 da tre) ed Andrew Wiggins (32+6 reb e 6/8 da tre). Nel post partita, davanti ai microfoni dei giornalisti si è presentato Draymond Green (4+14 reb e 8 ast).
“Ho riscoperto l’amore per il Gioco” – dice Green – “Passare attraverso un mare di m***a tende a far svanire un po’ quell’amore, ma l’ho appena ritrovato e mi sto semplicemente godendo il Gioco del basket e il controllo di ciò che posso controllare, in campo, con gli arbitri e fuori dal campo. Questo è uno step importante della mia vita e credo si veda in campo”.
La famiglia ha un ruolo importante per l’Orso Ballerino: “Mio figlio sta crescendo, la mia figlia maggiore ha 7 anni; se perdiamo mi prendono in giro e questo mi motiva. Negli ultimi due anni ho fatto schifo e i miei figli non capiscono quanto io possa essere bravo, visto che ho vissuto il mio massimo quando loro avevano 3 ed 1 anno. E voglio che loro vedano quanto possa esserlo. Giocando bene davanti a loro, per mostrargli di cosa posso essere capace, mi motiva tantissimo“.
“La cosa più importante, comunque, è che voglio tornare a vincere, voglio essere nuovamente DPOY e una All-Star” – aggiunge – “Il fatto che molte persone mi escludano da questi discorsi, stesso errore che d’altronde fecero quando entrai la prima volta nella Lega, mi spinge a dare il meglio. Hanno dubitato di me e continuano a farlo; ciò per me è come gettare benzina sul fuoco“.
“Oggi mi prendo maggiormente cura del mio corpo. Bevo molto di meno e, a 31 anni, cerco di fare tutto quello che è necessario per assicurarmi che il mio corpo regga e stia bene. In palestra sollevo molto più di quanto non facessi prima” – sottolinea Green – “Quando andiamo in trasferta, saliamo e scendiamo dalle scale dell’aereo. Prima ero solito farlo con attenzione, dato che sentivo dolore alle ginocchia e ai piedi; adesso invece riesco a salire e scendere anche di corsa“.
Sul grande avvio di stagione della squadra: “Non sono sorpreso del fatto che stiamo andando bene, ma del fatto che stiamo crescendo così velocemente. Tutti parlano del nostro calendario ed effettivamente non abbiamo avuto finora il cammino più difficile in assoluto. Detto ciò, indipendentemente da chi abbiamo affrontato, posso dire che stiamo gestendo il tutto al meglio ed io mi sento a mio agio, come tutta la squadra. Però non dobbiamo fermarci e smettere di migliorare; abbiamo ancora tantissima strada da percorrere“.
Capitolo Klay Thompson. Il rientro dello Splash Brother è ormai sempre più vicino e potrebbe concretamente avvenire prima del Christmas Day. Notizia di ieri, infatti, che il giocatore abbia ricevuto l’ok dallo staff medico degli Warriors per allenarsi 5 vs 5 con i compagni senza limitazioni. Un reintegro nel roster a tutti gli effetti. Secondo quanto riportato da The Athletic, in questa fase della riabilitazione di Thompson, il quale non gioca una partita ufficiale da Gara-6 delle NBA Finals 2019, si tratterebbe solo di ritrovare uno stato di forma accettabile, per poi tornare sul parquet.