Warriors, Steph Curry si laurea a Davidson con 12 anni di ritardo: "Sogno divenuto realtà"
Con una finale di conference contro i Dallas Mavericks di Luka Doncic all’orizzonte, Stephen Curry ha colto l’occasione per chiudere un cerchio e laurearsi nel suo vecchio college di Davidson. La stella dei Golden State Warriors, al quale mancava un solo semestre per conseguire l’ambito traguardo, ha seguito a distanza le lezioni a partire da inizio primavera, con l’ausilio di due professori privati, laureandosi infine in arte con specializzazione in sociologia, realizzando la tesi su un tema che lo ha spesso visto protagonista, ovvero il progresso dell’equità di genere attraverso lo sport.
“Stephen Curry ha più volte sottolineato l’importanza dello studio, di quanto sia pesata nella sua carriera l’esperienza fatta a Davidson e il suo impegno per portare a casa la laurea” – si legge nel comunicato diffuso dall’ateneo – “Non vediamo l’ora di poterlo avere qui da noi all’università per ritirare il suo attestato“.
Un felice Curry ha commentato l’evento sui propri profili social: “Un sogno divenuto realtà. Classe 2010, aka 2022, ma ce l’abbiamo fatta. Ho mantenuto la promessa che avevo fatto il giorno che sono andato via, ufficialmente alunno del Davidson college. Mamma, ce l’abbiamo fatta!“.
Oltre che un prestigioso traguardo a livello personale, l’essersi laureato permetterà al nativo di Akron di vedersi finalmente ritirata la maglia #30 che indossava ai tempi del college. A suo tempo (nel 2015 ndr), Davidson aveva messo in chiaro che nessun atleta non laureato potesse vedersi ritirata la maglia, e nessuna eccezione sarebbe stata ammessa, nemmeno per l’atleta più famoso.