Warriors, Kerr: "Gettiamo questa partita nello scarico e guardiamo avanti"
E’ stata una serata davvero negativa per i Golden State Warriors. Impegnati nella volata per il seed #1 nella Western Conference con i Denver Nuggets, quella di stanotte sembrava la classica W annunciata, contro dei Dallas Mavericks reduci da 15 sconfitte nelle ultime 17 uscite, oltre che sempre sconfitti alla Oracle Arena da Aprile 2012 (serie di 12 ko di fila sul parquet di casa dei californiani).
Coach Kerr ne ha quindi approfittato per tenere a riposo Stephen Curry, reduce da 49 partite giocate di fila, insieme ad Andrew Bogut e Shawn Livingston. La partita, in realtà, si è trasformata in una vera débacle per i Campioni in carica, che sbagliano del tutto approccio, non scendendo in pratica mai in campo.
Dallas, trascinata dalla tripla-doppia di Doncic (23+11 rimbalzi e 10 assist) e dal massimo stagionale di Nowitzki (21+5 rimbalzi), con in doppia cifra anche i vari Broekhoff (17+5 rimbalzi), Kleber (16+9 rimbalzi), Burke (13) e Brunson (11+5 assist), parte fortissimo (14-2 dopo 4’27” di gioco) e chiude 37-22 il primo quarto. La reazione di Golden State semplicemente non c’è e i texani prendono facilmente il largo, volando fino ad un massimo vantaggio di +43 nel quarto conclusivo, fino al 126-91 con cui termina il match.
E’ la peggior sconfitta dell’era Kerr, nella quale la squadra registra un terrificante 4/30 da dietro l’arco (13.3%, minimo stagionale), opposto al 21/49 degli avversari. Si salva il solo Cousins (19+6 rimbalzi e 8/11 dal campo), mentre faticano tanto sia Durant (25 con 9/25 dal campo e 0/8 da tre) che soprattutto Thompson (8 con 4/13 dal campo e 0/4 da tre).
In conferenza stampa, coach Kerr ha spiegato: “Difensivamente non eravamo connessi e non ci siamo per niente parlati. Contro una squadra come i Mavericks non è mai semplice difendere, dato che giocano ed eseguono molto bene. D’altronde, hanno realizzato 12 triple nel primo tempo, 21 in totale. Tornando a noi, non siamo riusciti a rimetterci in sesto dopo una partenza davvero povera, non trovando mai il ritmo giusto. Possiamo solo gettare questa partita nello scarico e andare avanti. Fortunatamente torniamo subito in campo, contro i Pistons“.
Non fa drammi Kevin Durant: “Non ci trovo nulla di strano. Tutti nel nostro spogliatoio, almeno una volta, sono stati sconfitti pesantemente in casa. So che qui ciò assume un significato diverso viste tutte le vittorie che abbiamo accumulato negli ultimi anni. Ma siamo pur sempre in NBA e tutti hanno fatto parte di partite terribili. La buona notizia è che domani (stanotte ndr) torniamo in campo“.
“Quando tiri con il 13% da tre punti non è mai positivo” – commenta Klay Thompson – “E anche le nostre rotazioni in difesa sono state molto rivedibili. Ma dobbiamo guardare avanti, riorganizzarci e cercare di vincere la prossima“. Chiude Draymond Green: “Siamo stati presi a pugni. Non c’era energia in campo, lo avvertivamo. Ma non credevo che potevamo perdere di quasi 40 punti. A volte disputi partite contro squadre che non ti permettono di rialzarti, e devi trovare altrove le energie per farlo. Noi non l’abbiamo fatto“.