Warriors, Kerr furibondo: "Primo tempo da buttare"
Che non sia un momento semplice per i Golden State Warriors è assodato. La sconfitta di stanotte rimediata a Portland (117-123 in favore dei Blazers) è la 5° nelle ultime 12 uscite. Uno stop, l’ennesimo dell’ultimo periodo, che è costato ai californiani la vetta della Lega, soffiatagli dagli Houston Rockets, che adesso comandano con mezza partita di vantaggio.
Una squadra, gli Warriors, che stanno denotando molta stanchezza (soprattutto mentale), con una difesa rivedibile ed un apporto dalla panchina non all’altezza in varie occasioni. Tutto ciò porterà, con elevatissima probabilità, alla peggior regular season dell’era Kerr, dato che, con ancora 24 partite da giocare, Golden State ha già perso 14 volte ( a fronte di 44 vittorie), a fronte delle 15 sconfitte totali rimediate sia nel 2014/15 che lo scorso anno.
Il ko del Moda Center ha ancora una volta mandato su tutte le furie coach Kerr, che non ha minimamente gradito l’approccio dei suoi alla sfida: “Non siamo riusciti a combinare nulla di buono nel primo tempo. E’ stato da buttare. I nostri avversari hanno avuto il pieno controllo del match, con troppa facilità. Noi abbiamo sbagliato tutto o quasi, facendo scelte errate in attacco, non marcando nessuno in difesa. Finalmente arriva l’All-Star Break? Sinceramente penso che abbiamo cominciato la pausa già qualche ora fa, prima della partita“.
La NBA, e gli Stati Uniti tutti, sono stati purtroppo scossi dall’ennesima strage in una scuola, con un 19enne che, armato di fucile d’assalto semi-automatico, ha falciato 17 studenti nella Marjory Stoneman Douglas High School di Parkland, Florida, a circa 70 km a nord di Miami. Una tragedia che ha colpito nel profondo l’head coach di Golden State, il quale non le manda certo a dire: “Sembra che al nostro governo non importi che ragazzini vengono uccisi giorno dopo giorno nelle scuole, che le persone vengano uccise mentre sono a un concerto o quando guardano un film” – dice Kerr – “Tutto quello che succede sembra non sia abbastanza per indurre il nostro governo, coloro che hanno la leadership di questo paese, a fare qualcosa. Noi, però, possiamo fare qualcosa. Possiamo votare persone che abbiano il coraggio di proteggere la vita dei cittadini e non di inchinarsi di fronte alla NRA solo perché ne hanno finanziato la campagna elettorale“.
“Se tutto va bene, potremo trovare persone in grado di fare qualcosa di concreto per aumentare la sicurezza dei nostri cittadini e di preoccuparsi dei reali problemi di sicurezza” – continua il nativo di Beirut – “Gente che non penserà a costruire stupidi muri per milioni di dollari, che non hanno nulla a che vedere con la nostra sicurezza. Gente che sappia proteggerci da ciò che è realmente pericoloso, ovvero folli che imbracciano armi semi-automatiche e macellano i nostri figli. É disgustoso quanto è successo“.
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