Warriors, Kerr su Curry: "Non sacrificheremo la sua longevità per qualche vittoria in più"
Tra qualche infortunio (reparto lunghi martoriato) e qualche ko di troppo nelle ultime uscite (4 nelle ultime 6), non è un gran momento di forma per i Golden State Warriors. L’ultima in ordine di tempo la scorsa notte quando, all’AT&T Center di San Antonio, i californiani sono caduti 100-105 per mano degli Spurs.
Più volte, nelle ultime partite, è emerso un dato alquanto scontato, ovvero che con Stephen Curry in panchina Golden State imbarca acqua con sin troppa facilità. Contro la squadra di coach Popovich, Kerr ha tenuto il #30 in panchina nella prima metà del quarto periodo, con gli Warriors che, dal +2 di fine terzo quarto, si sono ritrovati a -10 a poco più di 7′ dalla fine. Rientrato in campo Steph (32+7 reb e 6 ast per lui), i Figli della Baia quasi rimontano, ma a portare a casa la W sono i texani.
Nel post partita, coach Kerr ha ribadito la necessità di gestire il minutaggio di Curry, evitandogli minuti in eccesso: “Sto ragionando in prospettiva, poiché vogliamo avere Steph con noi ad alti livelli ancora per tantissimo tempo. Non ho alcuna intenzione di sfiancarlo, all’interno di una stagione già molto difficile di per sé, con il COVID, i palazzetti vuoti e la natura stessa delle partite“.
“Non voglio lanciare Steph in campo per 40′ giusto per portare a casa qualche vittoria in più” – taglia corto Kerr – “Martedì (stasera ndr) abbiamo subito un’altra partita. Vogliamo continuare a gestire il minutaggio di Steph, tenendolo a non più di 34-35 minuti. Se a lui da fastidio? Non gli piace perdere e da sempre tutto, non si tira mai indietro. Ma non è frustrato, resisterà“.
Così il diretto interessato: “Questo è un argomento che viene tirato in ballo da un bel po’. Io ovviamente vorrei giocare tanto, quanti più minuti è possibile. Io cerco di mandargli segnali su quali siano le mie sensazioni, serata dopo serata. Come squadra, dobbiamo fare in modo che il nostro modo di giocare funzioni per tutti i 48′ la maggior parte delle volte“.