I Warriors mandano Wiseman di nuovo in G-League, Kerr: "Ha bisogno di giocare"
Nonostante le alte aspettative sul suo conto che lo portarono ad essere la seconda chiamata assoluta del Draft 2020, James Wiseman non ha certo iniziato al meglio la sua carriera in NBA. Dopo un anno da rookie piuttosto anonimo, il lungo dei Golden State Warriors è rimasto fermo ai box per tutta la scorsa stagione (terminata con la vittoria dell’anello) per via di un problema al menisco rimediato ad aprile 2021, e in queste prime settimane pare ormai finito ai margini delle rotazioni di coach Kerr che gli ha concesso appena otto minuti nel netto successo contro i San Antonio Spurs di lunedì.
I Dubs hanno dunque preso la decisione di mandare per un periodo di tempo non definito il nativo di Nashville in G-League, presso la società affiliata dei Santa Cruz Warriors, con cui Wiseman aveva già disputato alcune partite durante il recupero dall’infortunio. Il giocatore comunque non sembra risentito di questa scelta: “Non la vedo come una bocciatura o retrocessione, sono pronto a dare il mio meglio anche lì per aiutare questa squadra come posso”.
Kerr, che ha sempre difeso a spada tratta il giocatore ribadendo la sua importanza per la squadra, ha commentato: “James ha assolutamente bisogno di giocare e di avere minuti in campo. Non è facile esprimersi al meglio quando hai poco spazio”.
Anche Jordan Poole, una delle star della squadra che proprio come Wiseman ha fatto una lunga esperienza in G-League prima di tornare ai massimi livelli, ha rassicurato il suo compagno: “L’importante è che non si demoralizzi e sfrutti questo periodo per prepararsi, deve essere aggressivo e dimostrare a tutti di cosa è capace, anche se dovesse dire prendersi cinquanta tiri a partita o farsi fischiare tanti falli tecnici, deve mettere tutta la sua cattiveria in campo”.