Warriors-Hawks: vince Atlanta ma che spettacolo! I Pacers interrompono la serie Cavs, Magic all'overtime sui Lakers. Rubio riporta i Twolves alla vittoria
CLEVELAND CAVALIERS @ INDIANA PACERS 99-103 – La striscia positiva dei Cavs (12 W consecutive) si ferma alla Bankers Life Fieldhouse di Indianapolis dove Lebron & co. cedono 99-103 agli Indiana Pacers. Eppure, complice un primo quarto dal 65% dal campo, gli ospiti partono meglio e grazie ai soliti James e Irving (top scorer a quota 29) dominano i primi due periodi, portandosi sul 55-47 all’intervallo lungo. Il trend si inverte al rientro dagli spogliatoi e David West (doppia doppia da 20 e 13 rimbalzi) guida il 15-20 di parziale che rimette in partita i padroni di casa. Nell’ultimo quarto Indiana prende letteralmente fuoco: 36 punti di squadra, molti dei quali dagli “insospettabili”Solomon Hill e Cj Miles (26). Quando, poi, sul 93-97 a 27 secondi dalla fine LeBron sbaglia il consegnato per Irving favorendo la rubata di George Hill, la W dei Pacers viene certificata.
Cleveland Cavaliers: James 25, Love 5, Mozgov 13, J.R. Smith 17, Irving 29, Shumpert 6, Thompson 4;
Indiana Pacers: S. Hill 11, West (13 rimb.) e G. Hill 20, Hibbert 10, Miles 26, Scola e Rudez 6, Stuckey e Whittingon 2
LOS ANGELES LAKERS @ ORLANDO MAGIC 97-103 – La furia di Tobias Harris (career high, 34 punti, 14/18 al tiro) e dell’ormai solito Vucevic (doppia doppia da 25 e 13 rimbalzi) si abbattono sui malcapitati Los Angeles Lakers che, all’Amway Center di Orlando, subiscono la sconfitta stagionale numero 37. Agli Orlando Magic, reduci da 10 sconfitte consecutive e dall’esonero di coach Vaughn, occorre comune l’overtime per avere ragione dei gialloviola. Che, grazie ad un discreto gioco di squadra (6 uomini in doppia cifra), riescono a chiudere il primo tempo con 14 lunghezze di vantaggio (52-38). Nel terzo quarto, trascinati da Harris, i padroni di casa rientrano in partita, completando la rimonta nell’ultimo quarto con il lavoro in post di Vucevic che vale la parità a quota 91. Con 7 secondi sul cronometro, tuttavia, i Lakers hanno la palla della vittoria che, però, Ellington spedisce sul secondo ferro. Si va al supplementare dove Harris prosegue nel suo show personale e Oladipo inchioda in contropiede la schiacciata del 94-99 a 1:24 dalla fine. I Lakers non hanno più la forza di rialzarsi: finisce 97-103.
Los Angeles Lakers: Kelly 20, Black 2. Sacre e Ellington 10, Clarkson, Boozer e Lin 14, Davis 4, Johnson 9;
Orlando Magic: Harris 34, Frye e Gordon 7, Vucevic 25 (13 rimb.), Oladipo 12 (11 rimb.), Payton e Ridnour 4, Fournier 3, O’Quinn 2, Green 5
GOLDEN STATE WARRIORS @ ATLANTA HAWKS 116-124 – Alla Phillips Arena di Atlanta va in scena il meglio che la Nba possa offire e lo spettacolo si dimostra all’altezza delle aspettative, con Warriors e Hawks protagonisti di una partita meravigliosa. Parono meglio gli ospiti che si aggiudicano il primo quarto (25-21), rispondono immediatamente i padroni di casa che si prendono il secondo (27-31) nonostante le continue “resistenze” di Klay Thompson (miglior marcatore dei suoi a quota 29) e grazie ad un Kyle Korver (17 con 5/9 da tre) che non vuole dimostrarsi da meno degli “Splash Brothers”. A metà gara l’equilibrio è totale. Al rientro dall’intervallo lungo le giocate di Millsap e Teague (23 con 7 assist) portano gli Hawks avanti di 9 (55-64). Bazzecole se, dall’altra parte, ci sono Thompson e Curry che impattano a quota 74 in un amen a 4:24 dall’ultima pausa. Cui i padroni di casa riescono comunque ad arrivare in vantaggio (85-89) grazie alle giocate di un insospettabile Mike Scott (17, con 3/3 dalla lunga distanza). Quando, a poco più di 3 minuti dal redde rationem, Korver manda a bersaglio la tripla del 103-112 sembra fatta per gli Hawks, ma l’ and one di Klay rimette tutto in discussione (108-114). Che, però, viene chiusa dal taglio di DeMarre Carrol che vale il 108-116 con 1:33 ancora da giocare. Finisce 116-124. What a game!
Golden State Warriors: Barnes e Green (20 rimb.) 12, Bogut 5, Thompson 29, Curry 26, Barbosa e Iguodala 8, Speights e Livingston 6, Lee 4;
Atlanta Hawks: Carrol e Horford (14 rimb.) 12, Millsap 21, Korver e Scott 17, Teague 23, Antic 2, Bazemore 11, Schroder 9
MEMPHIS GRIZZLIES @ MINNESOTA TIMBERWOLVES 89-90 – Decima vittoria stagionale per i Twolves che tra le mura amiche del Target Center di Minneapolis riescono a prevalere di misura sui Memphis Grizzlies, reduci da 8 vittorie consecutive. Wiggins realizza 11 dei suoi 18 punti nel quarto d’apertura e permette ai suoi di chiudere avanti di uno (23-24) il primo periodo. Tuttavia, complici le giocate di Jeff Green (15 punti) all’intervallo lungo è parità a quota 43. Nel terzo quarto gli 11 punti (su 15 complessivi) di Mike Conley portano al 26-22 in favore degli ospiti che vedono spalancarsi la strada verso la W. A maggior ragione quando, nell’ultimo periodo, Marc Gasol manda a bersaglio l’85-78 a poco più di 3 minuti dalla fine. Arriva però la riscossa dei padroni di casa, guidata da Ricky Rubio (17 punti, con 3/4 da tre) che, con due triple in rapida successione, rimette in corsa i suoi (89-88) quando mancano 36 secondi alla sirena finale. Si va nell’altra metà campo, dove Randolph conferma la sua brutta serata (3/7 al tiro per appena 6 punti) facendosi scippare ancora dal play spagnolo sul quale commette poi fallo. Viaggio in lunetta e Rubio non si fa pregare a fare 2/2 e a portare avanti Minnesota (89-90). Con 10 secondi ancora da giocare Conley e Gasol provano un’improbabile combinazione che sfocia in una palla persa. Vincono i Timberwolves.
Memphis Grizzlies: Jeff Green, Gasol e Conley 15, Randolph (10 rimb.) e Allen 6, Lee 14, Udrih e Calathes 4, Koufos 2, JayMichal Green 8;
Minnesota Timberwolves: Wiggins 18, Young 14, Pekovic 13, Martin 11, Rubio 17, Dieng 4, Williams 7, Bennet 6