Warriors, Durant parla del razzismo in NBA: "Finalmente veniamo visti bene dalla gente, ma la questione è al di fuori della pallacanestro"
Kevind durant, in una lunga intervista a Logan Murdock del San Jose Mercury News ha discusso di parecchi argomenti, tra cui il razzismo nei campi NBA e non solo.
Dopo aver trovato la sua dimensione nei Warriors, Durant parla anche delle difficoltà dei giocatori di colore di farsi amare dal pubblico ospite: “Finalmente la gente è cambiata, ad essere onesti. Sono in pochi quelli che credono che i neri siano persone “ruvide”. L’unica cosa che mi chiedo è: “se non fossi un giocatore di pallacanestro e fossi un “nero” qualunque, cosa penserebbe la gente di me?”
“Purtroppo la questione è al di fuori del basket, il razzismo non è per niente un argomento finito, basti vedere cosa è successo in NFL con il caso Kaepernick per capire come siamo messi negli Stati Uniti”.