Warriors, Durant: "La mia espulsione? L'arbitro mi ha cercato per tutto il secondo tempo"
La scorsa notte, i Golden State Warriors sono tornati a vincere, battendo alla Oracle Arena i New York Knicks con il punteggio di 112-123. A 2’50” dalla fine, però, con il punteggio in ghiaccio sul +18, Kevin Durant ha rimediato la sua quarta espulsione in questa regular season, dopo aver subito un secondo tecnico per essersi più volte rivolto a muso duro nei confronti degli arbitri, rei di non avergli fischiato un fallo a suo dire subito durante un tentativo di layup subito prima.
Nel post-partita, KD ha spiegato la sua versione ai giornalisti, non lesinando critiche nei confronti delle giacchette grigie: “Nel primo tempo, mentre stavo palleggiando, ho effettuato un crossover, ma mi sono visto fischiare contro un palming. Allora ho chiesto spiegazioni, ma l’arbitro non ha fatto altro che accampare scuse” – sostiene l’MVP delle Finals 2017 – “Io gli ho semplicemente detto che, a mio parere, aveva sbagliato nel chiamarmi quella infrazione. Penso che lui, nel secondo tempo, sia entrato in campo solo con l’obiettivo di fischiarmi un tecnico. Mi ha sempre cercato nel secondo tempo“.
“Guardate il primo tecnico che mi hanno fischiato” – continua KD – “Mi stava cercando. Probabilmente era ancora arrabbiato con me per quanto accaduto nel primo tempo. Tutto ciò si sta verificando da inizio stagione. E’ vero che io devo calmarmi un pò di più, ma ero arrabbiato. Sono un essere umano, quindi posso arrabbiarmi“.
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