Warriors, Curry: "Tokyo 2020 nei miei piani. L'MVP? Sarebbe speciale ripetermi"
Dopo la delusione del ko nelle NBA Finals 2019 per mano dei Toronto Raptors, per Stephen Curry è il momento di guardare avanti, al prossimo futuro, ricco di obiettivi e di ambizione. Intervistato da Rachel Nichols, di ESPN, il #30 dei Golden State Warriors ha esordito parlando di Team USA, reduce dal pessimo Mondiale cinese, chiuso con un oltremodo deludente 7° posto.
Alla domanda se stia pensando alle Olimpiadi del prossimo anno, Curry risponde affermativamente: “Tokyo 2020 è sicuramente un obiettivo, rientra nei miei piani. Nella mia carriera, ho contribuito alla vittoria di due Titoli Mondiali, mentre non ho mai fatto parte di una spedizione olimpica. Stavolta voglio esserci anche io, e spero sia la volta buona. Toccando ferro ovviamente, poiché possono esserci sempre infortuni e quant’altro ad interferire“.
Con il training camp che inizierà tra una decina di giorni, non poteva mancare la domanda sull’addio di Kevin Durant, passato ai Brooklyn Nets: “Kevin ha preso una decisione per sé, e non si può discutere. Ma a me piacerebbe ancora giocare con lui; è un talento ed una persona incredibile” – commenta Steph – “Abbiamo vinto tanto insieme, ma ora le cose sono un pò cambiate. Chiaramente gli auguro il meglio, a cominciare dal suo percorso di riabilitazione dopo l’infortunio subito nelle ultime Finals“.
“Niente e nessuno toglierà i traguardi che abbiamo raggiunto. In una squadra con tanto talento abbiamo vinto due titoli. Non sempre tutto è stato perfetto, ma credo che i risultati parlino da soli” – aggiunge Curry – “Ogni tanto, tutti hanno voglia di giocare un pò in isolamento; io invece preferisco vincere titoli NBA, gioco sempre con la testa del migliore in campo“.
Sugli obiettivi stagionali, Steph ammette di non disdegnare un terzo titolo di MVP: “Per me, vincere un altro titolo di MVP sarebbe davvero speciale; mi piacerebbe molto ripetermi. Nonostante tutto quello che è successo, però, non aspettatevi cambiamenti nel mio stile di gioco. Sarò sempre lo stesso“.