Warriors, Curry: "Noi stiamo rovinando la NBA? Stupidaggini"
La recente acquisizione di DeMarcus Cousins da parte dei Golden State Warriors ha rinfocolato le rimostranze del folto partito sostenitore della tesi che la franchigia californiana stia contribuendo alla sostanziale distruzione del sistema NBA.
Gli Warriors, reduci da quattro NBA Finals consecutive, tre delle quali vinte e le ultime due in back-to-back, pagano (si fa per dire) l’avere un roster composto da giocatori come Stephen Curry, Klay Thompson, Draymond Green ed Andre Iguodala, ai quali si è aggiunto due anni fa Kevin Durant e, ad inizio mese, anche Boogie Man.
Una squadra già fortissima, plasmata dalle sapienti mani di coach Steve Kerr e dal suo staff, che con Cousins (che pur dovrà star fermo fino a gennaio) promette di essere un ‘mostro’ ancor più imbattibile per gli avversari, candidato fortissimo per il three-peat.
Contro queste polemiche si è schierato nei giorni scorsi il Commissioner NBA in persona, Adam Silver e, nelle ultime ore, è arrivato anche il parere piccato del due volte MVP della Lega, Stephen Curry: “Continuo a sentir dire che staremmo rovinando la NBA” – ha detto Steph a USA Today – “Penso proprio che questa sia la frase più stupida di sempre. Quello che noi cerchiamo sempre di fare è migliorare, provando a spingere in avanti tutto il movimento“.
“Se ci accontentassimo di rimanere stagnanti non faremmo assolutamente il nostro interesse. Come le altre squadre cercano di colmare il gap, noi vogliamo fare di tutto per ampliarlo. E’ una questione di dare il massimo, di crescere e non accontentarsi mai“, ha aggiunto Curry.
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