Warriors, Draymond Green e James Wiseman positivi al COVID-19
Il COVID-19 colpisce ancora in casa Golden State Warriors. Dopo aver costretto a rinviare di un giorno l’avvio del training camp la scorsa settimana, per l’emersione di due casi di positività tra i giocatori (non specificando chi sia stato coinvolto), nella notte è arrivata la notizia di due nuovi contagiati.
Anche in questo caso, la franchigia californiana non ha diffuso i nomi dei giocatori coinvolti, né coach Kerr ha voluto esporsi, come si capisce chiaramente da quanto detto ad ESPN: “Non voglio commentare oltre, né sono autorizzato a parlare di questo argomento. Potete trarre le vostre deduzioni. So solo che è una situazione complicata“.
Andando appunto per deduzione, dal primo giorno di allenamenti di gruppo gli unici assenti erano Draymond Green e il #2 dell’ultimo Draft, l’atteso rookie James Wiseman. “Questa è la natura di questa stagione e tutte le franchigie ci avranno a che fare” – prosegue Kerr – “Penso che dobbiamo ritenerci fortunati nel poter giocare a basket, dobbiamo essere grati di poter scendere in campo e competere. Qualsiasi nostra difficoltà impallidisce di fronte a quanto sta succedendo nel mondo“.
“Da parte nostra, si parlerà il meno possibile di COVID, di protocolli e di quello che significa per la nostra squadra. L’importante è rispettare, appunto, i protocolli, il restar sani e mantenere tutti così“, aggiunge il coach di Golden State, che poi parla appunto dei due giocatori coinvolti, dando ragione alle deduzioni della stampa.
“Per quanto riguarda Draymond, quando sarà pronto scenderà in campo, non sono preoccupato per lui. Una volta che starà meglio tornerà ad allenarsi” – dice Kerr – “Su James, è un peccato ma succede. Il nostro staff ha cominciato a lavorare con lui e avrà dei compiti da svolgere finché non potrà tornare ad allenarsi. Non è l’ideale, ma questo 2020 non lo è stato per nessuno“.