Warriors, Cousins: "Siamo i più odiati, ma non mi interessa. Sono pronto a tornare al top"
Ormai ci siamo. Domani, 18 Gennaio 2019, DeMarcus Cousins farà il tanto sospirato debutto in maglia Warriors. Scenario lo Staples Center di Los Angeles, avversari i Clippers. Un debutto che porta con sé molte speranze (di tifosi e staff dei Campioni in carica), ma anche dei punti interrogativi, data l’entità dell’infortunio subito da Boogie Man praticamente un anno fa, oltre al suo fattivo inserimento in un sistema oliato come quello della franchigia californiana.
In tanti non vedono l’ora di capire che impatto potrà avere Cousins nei Warriors, così come tanti temono che una squadra già di per sé ai limiti della perfezione, diventi praticamente ingiocabile, grazie ad un quintetto formato dai cosiddetti Fab5, ovvero Stephen Curry, Klay Thompson, Kevin Durant, Draymond Green e, appunto, DeMarcus Cousins. D’altronde, l’ex Kings e Pelicans andrà ad inserirsi in una squadra che sembra aver cambiato marcia (8-1 nelle ultime 9), fornendo prestazioni scintillanti (289 punti nelle ultime due uscite, una media di 133.6 punti nelle ultime otto) e ricche di record, personali, di franchigia e assoluti.
Cousins, in vista dell’imminente debutto, ha affidato a Rachel Nichols, di ESPN, le sue sensazioni. Il suo passaggio a Golden State, seppur con un contratto di un solo anno, ha scatenato le più svariate reazioni (perlopiù negative). Cousins non se ne cura: “Sinceramente non faccio molta attenzione a quel che si dice in giro. Intendo dire che diranno quello che vorranno, aggiungeranno la loro opinione. D’altronde, siamo la squadra più odiata in tutti gli sport“.
La Nichols gliene chiede conferma, e DeMarcus la invita a nominare altre squadre odiate come Golden State. La giornalista nomina New York Yankees e Dallas Cowboys, al che il 28enne di Mobile, Alabama, replica ridendo: “Beh mettici a quei livelli. Direi che noi siamo odiati di sicuro. Si sa che la gente odia Kevin (Durant); forse l’unico che piace è Stephen (Curry), ma in realtà potrebbero odiare anche lui. Lo stesso discorso vale per Draymond Green. Alla fine è così, ma non posso preoccuparmene“.
Quel che realmente preoccupa Cousins è l’effettivo impatto che potrà avere da centro di Golden State e, dopo quasi un anno di riabilitazione, né lui né lo staff dei californiani ne hanno la certezza. Così Klay Thompson: “Quando è concentrato, quando è attento ai dettagli, è il miglior Big Man in circolazione. Non vedo l’ora di averlo in campo con noi. Aggiunge una nuova dimensione alla nostra squadra, dandoci una presenza sotto canestro che ci mancava da un pò. In qualsiasi momento possiamo passargli il pallone per metterlo in ritmo. Con le spaziature che la nostra squadra riesce a creare, diventerà un mostro“.
Tornando a Cousins e all’intervista con la Nichols, Boogie Man sottolinea di aver chiesto consiglio durante la riabilitazione a Dominique Wilkins, che subì lo stesso infortunio nel 1992: “In pratica mi ha detto di andare avanti; una volta che capisci di essere guarito, non devi pensare a quello che è successo. Un’altra cosa della quale Dominique mi ha parlato è il fatto che le persone non conoscono il tuo cuore e il tuo cammino. Al contrario, quelle che mi conoscono sanno quanto io sia testardo e non mi piace venir smentito“.
Cousins è sicuro di poter tornare quello di un tempo: “Sono tornato e non guardo più indietro. Vado avanti, mi impegnerò ogni sera sul campo e ho intenzione di tornare agli stessi alti livelli di prima“.