Warriors, contusione alla caviglia destra per Kevin Durant
Continuano a faticare nel trovare continuità i Golden State Warriors. Nella notte, a 48 ore di distanza dalla netta e convincente affermazione ai danni dei Denver Nuggets, nella sfida al vertice della Western Conference, i Figli della Baia sono inciampati a sorpresa contro i Phoenix Suns. Una sconfitta per 115-111 a suo modo storica, dato che pone fine a quella che era la più lunga striscia vincente di una franchigia nei confronti di un’altra, con Golden State reduce, prima di stanotte, da 18 vittorie di fila contro la squadra di Phoenix.
A parte le statistiche (da segnalare anche il record di triple sbagliate in combinato dagli Splash Brothers (22 su 30 tentativi) e uno Stephen Curry nuovo recordman di palloni persi nella storia della franchigia) e il momento non proprio esaltante dei Campioni in carica (4-5 nel post All-Star Break), la preoccupazione di Steve Kerr e compagnia è stata rivolta nei riguardi di Kevin Durant.
Il #35, autore di una prestazione da 25 punti e 9/17 dal campo, è dovuto uscire anticipatamente dal parquet dopo che, a 6’34” dalla fine, dopo un passaggio è ricaduto con il piede destro sul piede sinistro di Deandre Ayton, girandosi la caviglia e tornando direttamente negli spogliatoi. A dispetto dei timori iniziali, la situazione non sembra grave, al punto che lo staff medico degli Warriors, che ovviamente monitorerà Durant, non ritiene necessaria una risonanza magnetica.
“Credo che Kevin stia bene” – ha detto a fine partita coach Kerr – “Ha subito una contusione alla caviglia, ma non penso sia grave. Ho parlato con lui brevemente, e non sembra pensare che la situazione sia preoccupante“. Il problema di Durant arriva alla vigilia di una serie di quattro trasferte consecutive, la prima delle quali al Toyota Center contro gli Houston Rockets. Poi seguiranno nell’ordine Oklahoma City Thunder, San Antonio Spurs e Minnesota Timberwolves.