Warriors, coach Steve Kerr: "Non siamo condannati a vincere"
I Golden State Warriors si preparano per il loro ritorno ufficiale nei Playoff, dopo due annate difficili e di transizione. Con il dubbio Curry in via di risoluzione (positiva), i californiani se la vedranno al primo turno con i Denver Nuggets di Nikola Jokic, MVP in carica e tra i papabili anche quest’anno. Coach Steve Kerr ha parlato delle attese che circondano la sua squadra, di certo non al livello di quelle vissute fino a tre anni fa, quando gli Warriors erano la squadra da battere, condannata praticamente a vincere.
“Ripensando a quattro anni fa, direi che mi sarei aspettato certamente di vincere. Ma ora siamo una squadra molto diversa e non ho aspettative particolari” – spiega il coach nato a Beirut – “So che non mi presenterò a questi Playoff pensando di poter fare questo o quello; il mio pensiero è concentrato solo sul battere Denver, a partire da sabato. Ho molti modi in mente, e ciò è divertente. Forse non quanto avere una grande squadra tra le mani, ma di certo è una sfida diversa ed unica“.
“Nessuno ci considera tra i possibili vincitori, o comunque come squadra che possa andare alle Finals uscendo dalla Western Conference, nostre famiglie a parte; il che va anche bene” – ha aggiunto Steph Curry – “Si tratta di vincere quattro partite a serie e, per riuscirci, abbiamo un piano di gioco che proveremo ad attuare sin da sabato. E dobbiamo capire che ogni partita sarà diversa dall’altra“.
Meno ‘scaramantico’ e più diretto Klay Thompson: “Le mie aspettative? Sono sempre le stesse, voglio vincere il titolo. È proprio lì, davanti a noi. Sappiamo bene quanto sia difficile, che si, questo è un momento diverso per noi rispetto al passato; ma nulla è più come prima. Davanti a noi abbiamo un’opportunità, ed è una grossa opportunità“.