Warriors battuti dagli Spurs, nuova sconfitta Lakers. Toronto, rimonta e vittoria da primo posto
SPURS @ WARRIORS 113-100 – Neanche la caldissima atmosfera della Oracle Arena di San Francisco riesce a fermare gli Spurs che s’impongono dopo quattro quarti altalenanti ma comunque sempre in mano agli speroni.
La squadra di Popovich e Messina non rinuncia a nessuno: LEonard, Duncan e Parker tutti in campo, Ginobili pronto a subentrare dalla panca, e al completo sono anche i padroni di casa, con gli Splash Brothers che chiuderanno a 45 punti totali.
San Antonio, come sempre, conduce nel primo quarto senza alzare troppo i ritmi: Parker tiene le redini e i neroargento tengono il match al ritmo da loro voluto, senza permettere ai Warriors di alzarlo e giocare nel modo a loro più congeniale; anche la second unit degli speroni parte bene, e all’intervallo lungo San Antonio è avanti sul +6.
La vittoria arriva nel terzo quarto: i Warriors provano a fare loro il match, buone le partite dei soliti noti, con Barnes in serata positiva al tiro, ma è tutto il resto del roster a tradire le aspettative.
I 28 di Parker risultano così decisivi nel computo finale e per gli Spurs, ancor orfani di Marco Belinelli, è la quarta vittoria a fronte di tre sconfitte.
SAN ANTONIO – Leonard 19, Duncan 12 e 13 reb, Bonner 5, Parker 28, Green 9, Ginobili 17, Baynes 4, Joseph 11, Diaw 8.
GOLDEN STATE – Barnes 22, Green 9, Bogut 4, Thompson 29, Curry 16, Iguodala 2, Exeli 3, Barbosa 2, Livingston 2, Speights 11.
LAKERS @ GRIZZLIES 102-107 – Dopo la prima vittoria della stagione, i Lakers di Scott e Kobe Bryant ricascano nell’oblio della sconfitta, stavolta in casa di Memphis.
Una partita equilibrata sin dall’avvio, col cambio di marcia che arriva quando i padroni di casa alzano il livello fisico della gara, lasciandosi i Lakers alle spalle.
Kobe, 28 punti in 38 minuti di utilizzo, riesce a tenere in piedi la barca gialloviola prima dell’intervallo lungo, quando le squadre rientrano negli spogliatoi coi Lakers sul -4, ma al rientro sul parquet i Grizzlies sembrano avere più voglia e possibilità di far propria la gara.
Conley trascina in avanti i suoi, e chiuderà con 23 punti, ma la vera differenza per la discrepanza finale la fa la panchina degli orsi: Udrih e Koufos ne fanno 30 in due, consentendo ai padroni di casa di mantenere le distanze anche nell’ultimo quarto.
LOS ANGELES – Johnson 15, Boozer 20, Hill 13 e 13 reb, Bryant 28, Lin 12, Price 4. Davis 6, Henry 2, Sacre 2.
MEMPHIS – Allen 12, Randolph 11 e 10 reb, Gasol 8, Lee 15, Conley 23, Carter 6, Koufos 14, Udrih 16, Leuer 2.
MAGIC @ RAPTORS 100-104 – I dinosauri di Toronto, con un ottimo ultimo quarto, riescono a risalire la china e ad avere la meglio dei Magic per 104-100, portandosi con il nuovo record di 7-1 al primo posto a Est.
Avvio difficile per i padroni di casa: il tiro dalla lunga distanza degli ospiti sembra essere caldo nel primo quarto, soprattutto grazie alle triple di Harris, e Orlando chiude davanti la prima frazione sul +8, mantenendo la distanza anche nel secondo quarto di gioco, riuscendo a contenere il rientro dei padroni di casa.
La risalita Raptors parte nella terza frazione, ma stenta a prendere il volo: DeRozan e Lowry creano in attacco, ma la difesa dei padroni di casa non sembra essere in serata di grazia.
Tutto cambia nell’ultimo quarto: i Raptors aumentano l’intensità sui due lati del campo e con un parziale di 32-17 riescono ad avere la meglio, ribaltando il risultato e mandando in tilt l’atmosfera dell’Air Canada Center.
ORLANDO – Harris 23 e 13 reb, Frye 19, Vucevic 18, Fournier 24, Payton 2, Ridnour 6, B. Gordon 3, Harkless 4, A. Gordon 1.
TORONTO – Ross 17, Johnson 12, Valanciunas 4, DeRozan 16, Lowry 19, Patterson 12, Vasquez 4, Johnson 6 e 11 reb, Williams 14.