Warriors, ancora mistero sulla visita alla Casa Bianca
Sono passati quasi tre mesi e mezzo dal suono della sirena finale di Gara-5 delle Finals 2017, la sfida che ha sancito il ritorno dei Golden State Warriors sul trono della NBA, a spese dei Cleveland Cavaliers campioni uscenti, sconfitti nettamente 4-1. Sulla consueta visita alla Casa Bianca, però, aleggia ancora un alone di mistero.
Contrari alla linea politica del Presidente Donald Trump, in molti nella franchigia californiana vorrebbero evitare, Durant su tutti (“Non rispetto chi è in carica adesso. Non sono d’accordo con le sue scelte. Questa è la mia opinione personale, ma se conosco abbastanza i miei compagni, penso che siano tutti concordi con me“). Il fatto però è che anche dalla Casa Bianca, finora, non è arrivato alcun invito per la franchigia che ha dominato la NBA lo scorso anno, anche se alcuni rumors suggeriscono che l’attesa sia determinata dal fatto che lo staff del Presidente voglia prima capire le intenzioni dei Warriors.
Intervistato da ESPN, coach Kerr ha detto la sua sulla questione: “Ci incontreremo come squadra e prenderemo insieme una decisione” – spiega Kerr – “Ho parlato con un paio di loro e devo ammettere che ci sono anche punti di vista diversi. Abbiamo giocatori provenienti da tutto il mondo e da tutte le parti degli States, per cui credo sia importante consultarci e decidere insieme cosa fare“.
“La Lega non può imporci di andare o non andare, è una nostra scelta. E per come la vedo io, è una scelta dei giocatori” – continua il nativo di Beirut – “Loro sono i giocatori che hanno vinto il titolo, che hanno fatto tutto il lavoro e prenderanno una decisione responsabile. Come staff, noi cerchiamo di guidarli in campo, ma alla fine, per me, dipende tutto da loro“.
“Voglio essere sicuro che i ragazzi ci ragionino su come si deve” – conclude Kerr – “Tutti sanno che sono stato molto critico nei confronti del Presidente Trump e, per questo motivo, probabilmente non avremo l’invito. Ma penso sia importante considerare anche l’evenienza opposta, poichè sono convinto che, se andassimo, potrebbero venirne fuori effetti positivi“.