Warriors, anche Kerr impressionato dal rientro di Curry
“Credo che nessuno si aspettasse una cosa del genere. Vedevo che stava bene e che aveva voglia di giocare ma quel che abbiamo visto supera di gran lunga tutte le aspettative che avevamo sul suo rientro. L’idea era quella di farlo giocare una ventina di minuti al massimo e poi monitorare le sue condizioni. Ma, a un certo punto, si sentiva talmente bene che toglierlo dal campo sarebbe stato dannoso per noi e per lui. Non era assolutamente stanto. E’ stato qualcosa di pazzesco”. Steve Kerr è sorpreso come buona parte degli addetti ai lavori. Il rientro di Steph Curry ha lasciato tutti senza parole: 40 punti, 27 tra ultimo quarto e overtime, 17 nel solo supplementare. Roba da lasciare a bocca aperta chiunque. Tranne lui. Che, a fine gara, rivela: “Amo questo gioco e amo competere al massimo livello possibile. Mi mancava il campo, mi mancavano i miei compagni, mi mancava il potermi confrontare con avversari di grande livello come i Blazers e il Lillard di questa sera. Il problema era soprattutto fisico, non ho mai eprso la fiducia in me e nei miei mezzi”.