Vittorie importanti per Warriors e Bulls. Grizzlies sesti e Nets (quasi) fuori dai Playoff
GRIZZLIES @ WARRIORS 107-111 – Un favoloso Klay Thompson da 42 punti regala ai Golden State Warriors l’ennesima vittoria di una stagione al limite della perfezione.
Stavolta a crollare alla Oracle Arena sono i Memphis Grizzlies, fino a qualche turno fa secondi proprio dietro GS ed ora costretti a difendere la sesta piazza ad Ovest, in un gioco di equilibri che ha cambiato tutte le gerarchie della Conference in pochissimi giorni.
Sempre avanti, con i primi due quarti spaventosi, Golden State: all’intervallo lungo si è sul +22 e con gli orsi che non sembrano avere le armi giuste per rispondere.
Una rimonta che parte, però, nel terzo quarto; nessuno di Memphis sembra in serata perfetta, eppure è la forza della squadra che fa uscire i Grizzlies dalle difficoltà. L’ultimo quarto sfiora la perfezione, con un parziale in favore degli ospiti di 41-18 che rischia di sovvertire l’intera economia della gara. Ma i padroni di casa tengono botta e risultato, portandosi a casa la vittoria numero 66 della loro Regular Season.
MEMPHIS – Green 4, Randolph 10, Gasol 6, Lee 9, Udrih 7, Koufos 8, Carter 7, Calathes 2, Adams 19, Green 10, Smith 16, Leuer 2, Stokes 7.
GOLDEN STATE – Barnes 2, Thompson 42, Green 5, Bogut 6, Curry 15, Iguodala 2, Barbosa 9, Ezeli 9, Lee 3, Livingston 6, Speights 4, Holiday 6, Rush 2.
BULLS @ NETS 113-86 – Una vittoria di un’importanza capitale per l’economia dell’intera Conference dell’Est. I Chicago Bulls si impongono al Barclays Center e si riprendono con forza il terzo posto ad Est dietro Atlanta e Cleveland, condannando (forse) i padroni di casa a dire addio ai sogni Playoff a due gare dal termine della RS.
Bulls equilibrati, compatti e sempre in conduzione del match; Derrick Rose dà una grossa mano ai suoi senza strafare – 13 punti in 23′ sul parquet – assistito perfettamente da Jimmy Butler e soprattutto Pau Gasol, con il catalano che ne scrive a tabellino 22 con anche 11 rimbalzi. Da sottolineare la prestazione dell’ormai solito Mirotic: 26 punti con 8/15 dal campo e 6/11 da tre punti aiutano i Bulls a portarsi a casa l’intera posta in palio.
Il quintetto di Brooklyn fa fatica a rimanere attaccato alla partita; la scossa la danno dalla panchina Bogdanovic (17) e Jack (15), ma nulla di trascendentale per poter mettere pienamente le mani sulla gara.
Per Chicago è la vittoria numero 49; la bagarre per l’ultimo posto disponibile per i Playoff a Est si fa ancor più difficile, con Nets, Celtics e Indiana costretti a dividersi soli due posti.
CHICAGO – Dunleavy 5, Gasol 22 e 11 reb, Gibson 15, Butler 17, Rose 13, Mirotic 26, Brooks 7, Snell 6, Mohammed, McDermott, Bairstow, Moore 2.
BROOKLYN – Johnson 12, Young 8, Lopez 13, Brown 8, Williams 9, Bogdanovic 17, Jack 15, Plumlee, Jefferson, Clark, Jordan 4, Morris.
LAKERS @ KINGS 92-102 – La gara delle deluse. Lakers e Kings, ormai da tempo fuori dai giochi di post season della Lega, si incontreranno due volte negli ultimi tre giorni di Regular Season.
Il primo episodio, andato in scena alla Sleep Train Arena di Sacramento, se l’aggiudicano i padroni di casa con un buon secondo tempo dopo una prima parte di gara molto equilibrata.
Ottima prestazione per Omar Casspi: l’ex Cleveland ne mette 26 con 7/14 dal campo e si conferma miglior marcatore dei suoi.
Dall’altra parte, bravi i Lakers – con soli 8 giocatori in rotazione tra campo e panchina – a restare incollati per i primi due quarti, che si concludono in parità, poi il crollo con Clarkson e Hill (i migliori dei gialloviola) che non riescono a trascinare i lacustri verso la vittoria.
In attesa dell’ultimo episodio dell’anno, per Lakers e Kings è davvero tutto da rifare nella prossima stagione.
LOS ANGELES – Kelly 3, Hill 18, Black 8, Clarkson 23, Brown 18, Davis 7, Boozer 8 e 10 reb, Blue.
SACRAMENTO – Casspi 26, Landry 14, Thompson 10, McLemore 8, McCallum 12, Hollins 2, Stauskas, Williams 20, Miller 10.