Villanova, Maryland ed Iowa continuano a volare, stop per Xavier, agonia infinita per St. John's
Villanova (21-3)
La vendetta è un piatto che va servito freddo, recita il detto. I Wildcats, però, non sembrano essere d’accordo, e dopo lo scivolone casalingo di un paio di settimane fa contro Providence, hanno reso il favore alla prima occasione utile, Sabato sera, battendo i Friars 72-60 davanti al loro pubblico. La vittoria ha un sapore particolarmente dolce non solo perché è arrivata contro l’unica squadra in grado di superare i Wildcats nelle ultime quattordici partite, ma soprattutto perché ha issato Arcidiacono e compagni in cima al ranking della NCAA; e a proposito del nostrano Ryan, notevole la sua prova da 16 punti (seppur con 4/13 dal campo), che, insieme ai 19 di Reynolds ed i 14 di Hart, sono stati fondamentali per l’ottenimento del risultato finale.
Meno positiva, invece, la prestazione disputata Martedì nella vittoria 86-59 contro DePaul, dove il miglior marcatore è stato Hart con 18 punti: solo 8 sul tabellino in 27 minuti di gioco.
Ma questa settimana si celebra San Valentino, e cosa poteva offrirci di meglio la NCAA, se non il secondo tango azzurro con Mussini?
St. John’s (7-18)
I Red Storm di Mussini, però, non sembrano poter impensierire granché la corazzata Villanova. Ancora tarda ad arrivare, infatti, la prima vittoria nella Big East Conference, ed i risultati non danno adito a grandi speranze: le sconfitte nette per 56-89 contro Butler davanti al pubblico amico e 67-92 in casa di Georgetown portano a 15 la serie di insuccessi consecutivi.
Questa volta, però, non si salva nemmeno il nostro Federico: 7 punti con 2/6 dal campo prima, 8 punti con 2/9 dal campo poi, denotano i primi segni di stanchezza.
Dopo il proibitivo testa-coda di Sabato contro Villanova, però, arrivano le vere (ed ultime) chances per evitare l’onta di chiudere la conference con uno “0” nella voce vittorie: la doppia sfida con DePaul, penultima forza della Big East, il 17 ed il 25 Febbraio.
Xavier (21-3)
Rimanendo ancora nella Big East Conference, parliamo dell’ennesima sorpresa di questa stagione, Xavier.
Dopo aver iniziato l’anno fuori dal ranking, i Musketeers hanno stupito tutti gli addetti ai lavori ed a suon di vittorie sono scalati fino al quinto posto nelle preferenze dei giornalisti. Grande protagonista della squadra è Trevon Bluiett, guardia-ala al secondo anno, che con 15.2 punti di media a partita è, per distacco, il leader della squadra nelle realizzazioni.
Nelle ultime due partite si è potuta apprezzare la squadra in tutte le sue sfaccettature: Sabato, infatti, è arrivato il successo contro Marquette 90-82 con un eccezionale clinic offensivo (ben 63 punti del trio Bluiett-Sumner-Macura con 11/14 dalla linea dei 3 punti), mentre Martedì contro Creighton è stata realizzata una sola tripla su 21 tentativi, che non hanno permesso ai Musketeers di superare i 56 punti, insufficienti per potersi aggiudicare la vittoria.
Da qui alla fine della stagione regolare, però, Xavier dovrà affrontare le migliori squadre della conference: rialzerà la testa o si è trattato solo di un successo effimero?
Iowa (19-4)
Ci trasferiamo ora nella Big Ten Conference per analizzare Iowa, un altra squadra che si trova inaspettatamente nei piani più alti del campionato universitario.
Con un percorso molto simile a Xavier, gli Hawkeyes hanno approfittato di questa stagione in cui le Big storiche non sembrano intenzionate a mostrare fino in fondo il proprio valore per emergere in mezzo al coro, e trascinati dall’ala grande senior Jarrod Uthoff (18.4 punti con il 45.2% da tre) e dalla guardia al terzo anno Peter Jok (15.5 punti ad allacciata di scarpette) hanno inanellato 12 successi nelle ultime 13 sfide giocate.
Questa settimana la sfortunata vittima è stata Illinois, caduta 77-65 all’interno delle mura amiche sotto i colpi dei soliti Jok e Uthoff, autori rispettivamente di 23 e 18 punti (a cui si aggiungono 12 rimbalzi).
Il momento della verità, però, è già arrivato: stanotte Iowa affronterà la terza forza della Big Ten, Indiana, e capiremo quali sono le reali ambizioni della squadra di coach McCaffery.
Maryland (22-3)
Nella impercompetitiva Big Ten troviamo anche la diretta inseguitrice di Villanova nel ranking NCAA, Maryland. Tra le favorite sin dall’inizio della stagione, la forza dei Terrapins risiede nel grande equilibrio del quintetto, con ben 5 giocatori tra i 10 ed i 15 punti di media a partita, in testa i prospetti NBA Melo Trimble e Diamond Stone.
Nelle ultime 2 uscite – successi 72-61 contro Purdue Sabato e 93-62 contro Bowie State Martedì -, però, ad emergere è stato Rasheed Sulaimon, entrambe le volte miglior marcatore e vero trascinatore della squadra.
Per tutto l’arco della stagione, però, Maryland ha ceduto il passo nel momento in cui doveva dare un segnale forte all’intero campionato, ovvero al raggiungimento di uno dei primi tre posti del ranking dopo una lunga serie di vittorie e con una Big da affrontare. Questa volta arriva Wisconsin, squadra molto blasonata, e dopo essere entrata nuovamente nella top 3: riusciranno i Terrapins a sfatare il tabù?