Un anno di emozioni NBA in 13 istantanee
Si chiude il 2017 anche per la NBA. Un’annata ricca di emozioni (anche negative, come poi vedremo), che ci ha regalato tanti momenti da ricordare. A partire dal titolo da dominatori vinto dai Golden State Warriors dei Big Four, ovvero Stephen Curry, Kevin Durant (MVP delle Finals), Klay Thompson e Draymond Green, con un pazzesco 16-1 ai Playoff. Passando per il titolo di MVP vinto da Mr. Triple Double, Russell Westbrook e per quella macchina perfetta macina-record che risponde al nome di LeBron James.
Senza dimenticare trade che hanno sconvolto la faccia di non poche franchigie (asse Cleveland-Boston su tutti per l’affare Irving-Thomas) e i tanti talenti che sono sbocciati o che stanno per sbocciare in giro per i parquet degli States, oltre anche a qualche momento del quale avremmo volentieri fatto a meno, infortunio di Hayward su tutti. Noi di NBA24.it abbiamo deciso di ripercorrere, mese per mese, tutto il 2017, scegliendo le istantanee che, a nostro parere, meglio ne hanno rappresentato i vari momenti. E allora buon divertimento.
GENNAIO: JOEL EMBIID
Dopo aver finalmente esordito nella Lega il 26 Ottobre 2016, dopo due anni di stop forzato, Joel Embiid mette subito il suo sigillo. Al grido del mantra #TrustTheProcess, il gigante camerunense ridà entusiasmo ad una piazza appassionata come quella di Philadelphia, vivendo un mese di Gennaio da assoluto protagonista.
FEBBRAIO: MAGIC JOHNSON SUL PONTE DI COMANDO DEI LOS ANGELES LAKERS
In un momento assolutamente non facile della loro storia, i Los Angeles Lakers scelgono di cambiare, licenziando il duo Mitch Kupchak-Jim Buss, e si affidano al mito Magic Johnson, nominato President of Basketball Operations, venendo poi affiancato, poco dopo, dal nuovo GM, Rob Pelinka.
MARZO: KARL-ANTHONY TOWNS NON SMETTE DI STUPIRE
Fresco del premio di ROTY 2016, Karl-Anthony Towns da ancora una volta prova delle sue grandi qualità. Siamo ad inizio mese quando il nativo di Edison, New Jersey, contro i Los Angeles Clippers mette a referto la 100.esima doppia doppia della sua ancor giovanissima carriera, divenendo il secondo più giovane di sempre a riuscire nell’impresa, dietro solo a Dwight Howard.
APRILE: RUSSELL WESTBROOK, TRIPLE DOUBLE MACHINE
Una stagione pazzesca, quella di Russell Westbrook. Il 9 Aprile, il Pepsi Center di Denver assiste ad un momento storico: con 50 punti, 16 rimbalzi e 10 assist, il #0 dei Thunder mette a segno la 42.esima tripla doppia stagionale, realizzando il nuovo primato assoluto della NBA, migliorando il precedente record di Oscar Robertson.
MAGGIO: LEBRON JAMES E’ ANCORA ‘KING’ AD EST
Ad Est non c’è storia. I Boston Celtics ci provano, ma alle Finals vanno ancora i Cleveland Cavaliers. Per LeBron James si tratta del 7° trionfo di fila nelle Eastern Conference Finals. Ma non è tutto. In Gara-5 contro i ragazzi di coach Stevens, The King mette a referto 35 punti, operando il sorpasso ai danni di Michael Jordan in cima alla classifica dei migliori marcatori di sempre ai Playoff.
GIUGNO: RUSSELL WESTBROOK MVP 2017
In un mese segnato dalla tonitruante vittoria dei Golden State Warriors nelle NBA Finals, spazzando via i Cleveland Cavaliers con un secco 4-1 e con Kevin Durant nominato MVP delle Finals 2017, a far parlare di sé è ancora Russell Westbrook. La stella degli Oklahoma City Thunder, grazie ad una stagione irreale, vissuta in tripla doppia di media (31.6 punti, 10.7 reb, 10.4 ast), primo a riuscirci dai tempi di Oscar Robertson (1961-62), si aggiudica il riconoscimento di MVP per la stagione 2016/17.
LUGLIO: RINNOVO RECORD PER STEPHEN CURRY
Dopo aver vinto due titoli di MVP (il secondo all’unanimità) e due titoli NBA, i Golden State Warriors mostrano la loro riconoscenza a Stephen Curry, rinnovandolo con un quinquennale record da 201 milioni di dollari.
AGOSTO: LA TRADE DELL’ANNO, SULL’ASSE CLEVELAND-BOSTON
La offseason 2017 vive un’ultima fase davvero esplosiva, con il concretizzarsi di una trade impensabile fino a qualche settimana prima. Sfruttando i malumori di un Kyrie Irving stanco di vivere all’ombra di LeBron James, i Boston Celtics si assicurano le sue prestazioni, spedendo in Ohio un pacchetto che vede Isaiah Thomas come pacchetto pregiato, insieme ai vari Jae Crowder, Ante Zizic e due pick, la prima al Draft 2018 e quella al secondo giro del Draft 2020.
SETTEMBRE: TRACY MCGRADY NELLA HALL OF FAME
Tracy McGrady, nome d’arte ‘The Big Sleep‘, uno dei giocatori più amati e talentuosi degli ultimi 20 anni, diventa ufficialmente un immortale, entrando a far parte della Naismith Memorial Basketball Hall of Fame.
OTTOBRE: GORDON HAYWARD, CHE PECCATO!
Un Opening Nightm quello della Quicken Loans Arena di Cleveland, segnato dal terribile infortunio di Gordon Hayward, altro fiore all’occhiello della splendida offseason del GM dei Celtics, Danny Ainge. La partita dell’ex stella degli Utah Jazz dura poco più di 5′, prima di procurarsi, in seguito ad una caduta dopo un tentativo di alley-oop, la frattura della tibia e della caviglia della gamba sinistra.
NOVEMBRE: NBA RISING STARS
Come raramente visto negli ultimi anni, la NBA è ricchissima di giovani talentuosi, già sbocciati o in procinto di farlo. Dei vari Karl-Anthony Towns, Andrew Wiggins, Joel Embiid, Giannis Antetokounmpo, Kristaps Porzingis e Nikola Jokic (giusto per citarne alcuni) si è già detto tanto. Quel che impressiona è la qualità (e per alcuni già la maturità) della classe rookie 2017/18. Ben Simmons sembrava dover fare corsa a sé verso il ROTY 2018, ma la stagione ha svelato altri nomi in grado di insidiarlo, come Jayson Tatum, Kyle Kuzma e Donovan Mitchell, senza dimenticare altri rookie molto interessanti come Lonzo Ball, Lauri Markkanen, De’Aaron Fox e la prima scelta 2017, Markelle Fultz, per ora frenato da problemi fisici. Non c’è che dire, il futuro della Lega è assicurato.
DICEMBRE: MAGIC-ISIAH, PACE FATTA. I LAKERS RITIRANO I NUMERI DEL BLACK MAMBA
Los Angeles Lakers al centro della scena nel mese di Dicembre, anche se non per i risultati sul parquet. Il President of Basketball Operations, Magic Johnson, è protagonista di uno struggente incontro di riconciliazione con uno dei suoi più grandi rivali, Isiah Thomas, chiedendogli perdono per alcuni episodi passati, su tutti quanto successo prima della spedizione di Barcellona ’92.
Il 18 Dicembre, infine, tutti gli occhi del mondo erano rivolti verso lo Staples Center, dove i Los Angeles Lakers hanno ritirato i due numeri (8 e 24) simbolo della carriera eccezionale di Kobe Bryant, il Black Mamba. Un tributo meritato, per uno dei Lakers più rappresentativi della storia.
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