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Ultimo tango a Los Angeles, obiettivo: finali di conference

Prosegue con una tappa a Los Angeles, il ciclo consueto di preview per analizzare squadra per squadra la stagione che inizia tra sette giorni. E’ il momento della metà meno gloriosa della città della California, per cui questa stagione può essere determinante per le sorti future della squadra. I contratti di Paul, Griffin e Redick scadranno nel 2018. Per i primi due, dovrà arrivare un rinnovo a cifre importantissime, unito ad una prospettiva concreta di vittoria, altrimenti la pista logicamente più percorribile è quella di scambiarli per non perderli a zero.

COME L’ABBIAMO LASCIATA – Il solito psicodramma da Clippers, con l’ennesimo interrogativo del perché una squadra con tutto questo potenziale, arresti la cavalcata di post-season così presto. Domande a cui si può rispondere soltanto con un’analisi complessa. Griffin ha fatto evidenti passi indietro quanto a maturità, in campo e fuori, che invece lo aveva distinto nella serie di playoff contro gli Spurs dell’anno scorso. La frattura alla mano procurata in una lite con un membro dello staff della franchigia lo ha tenuto fuori; il nuovo infortunio ai playoff ha fatto il resto. Iella anche per Chris Paul, che si è fratturato la mano nella stessa serie: defezioni che hanno costretto i Clippers ad abdicare fin dal primo turno.

IL MERCATO ESTIVO – In linea di massima, sotto questo aspetto la dirigenza si muove sempre in modo egregio. Da anni, a cambiare è soltanto la panchina, in pratica, con la squadra che conserve il nocciolo duro composto da Paul, Redick, Crawford, Griffin e Jordan. Confermati Rivers, Johnson, Pierce (al suo ultimo anno) e Mbah a Moute, in estate sono arrivati innesti importanti. Firma a sorpresa di Marreese Speights, direttamente dai Warriors, che va a riempire il vuoto lasciato da Cole Aldrich. Allo stesso modo, Felton arriva in luogo di Prigioni e Alan Anderson rimpiazza Lance Stephenson, rispetto allo scorso anno. In più, c’è la firma di Brandon Bass, che dopo aver abbandonato i Lakers, ritrova Doc Rivers in panchina, che lo aveva già allenato a Boston.

L’UOMO FRANCHIGIA – Ora più di prima, è sempre Chris Paul, al momento uno dei più grandi rimpianti dell’NBA. Perché, di tutti i discorsi che vi si possano fare al riguardo, è un giocatore che merita di coronare la carriera con un anello. Rimanere a Los Angeles (su questa sponda) è la cosa giusta? Impossibile dirlo. Ciò che è certo, è che è continua a crescere in quanto a leadership e questa squadra ne ha maledettamente bisogno, per avere quello spessore mentale necessario nelle partite che possono valere l’intera stagione.

A COSA PUNTARE – E’ necessario fare un passo in avanti rispetto al risultato deludente della scorsa stagione. In regular season è, come al solito, tutto alla portata: OKC non ha più Durant, San Antonio non ha Duncan, quindi questo può essere il momento propizio per imporsi come seconda forza ad ovest. Nel corso delle stagioni, tuttavia, i Clippers hanno avuti passaggio a vuoto, che spesso hanno finito per accoppiarli con rivali più ostici del previsto in post-season. Come al solito, è sempre un discorso di maturità, nei singoli come nel gruppo. L’obiettivo minimo è una finale di conference.

IL PRONOSTICO – Sarà che potrebbe essere l’ultimo di questi Clippers, almeno a queste cifre, ma per la maggioranza della critica, la stagione che sta per cominciare può essere quella buona. Golden State permettendo, chiaramente. Se oltreoceano sono molto sicuri a collocare la squadra di Rivers non più giù del terzo posto ad Ovest, noi siamo d’accordo. Ma dopo? Chi può dirlo. Il destino non è mai stato dalla parte degli angeleni, in tempi recenti. Quindi, è giusto crederci e poter individuare come obiettivo alla portata la finale di conference occidentale. Il resto sarà tutto un di più.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone