Tutta la preoccupazione di Kareem Abdul-Jabbar per l'elezione di Donald Trump
Il miglior marcatore della storia NBA e leggenda di questo sport Kareem Abdul-Jabbar, ex ambasciatore culturale per gli Stati Uniti d’America e sempre in prima linea nella lotta per l’uguaglianza e la parità di diritti fra bianchi e neri, ha espresso tutta la sua preoccupazione per il futuro del paese ed in particolare degli afro-americani dopo l’elezione di Trump in un articolo scritto per The Washington Post dal titolo Cosa significa essere neri durante la presidenza Trump.
Di seguito sono riportati alcuni estratti del suo articolo in cui si rivolge a tutti gli afro-americani del suo paese: “Nicholas M. Butler, il filosofo americano premio Oscar, una volta disse che l’ottimismo è il fondamento del coraggio. Oggi, gli Afro-Americani dovranno scavare piuttosto in fondo per trovare questo fondamento perchè non c’è molto ottimismo in vista. Si, dovremmo tutti essere uniti dopo un’elezione, metterci una pietra sopra e marciare nè come democratici nè come repubblicani, ma come americani patriottici che celebrano il trionfo del processo democratico, ma è difficile unire le braccia quando la casa della libertà abbraccia la leadership di un razzista.”
“Purtroppo, i neri d’America non si potranno svegliare ogni giorno credendo in quello che vogliono credere, perchè dovranno affrontare un altro giorno di lavoro sottopagato e discriminazione, di minori opportunità di istruzione e maggiori problemi di salute. Queste ingiustizie erano più facili da sopportare quando sembrava che ci fosse un percorso di miglioramento sostenuto da parte del paese, ma ora non abbiamo nulla da perdere.”
“Tutte le persone di colore non possono più giocare in difesa. Esse devono montare un’offensiva a lungo termine che sfidi inesorabilmente ogni atto di razzismo istituzionale nel paese. Gli Afro-Americani costituiscono solo il 12,3 per cento della popolazione, quindi l’imperativo è quello di formare una coalizione con altri gruppi discriminati durante la sua compagna elettorale da Trump, comprese le donne, i latinos, gli immigrati e la comunità LGBT (comunità Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender).”
“Beyoncè, nella canzone “Formation”, ha detto:”Lo sogno, lavoro duro, mi agito finché non è mio.” Donald Trump potrebbe non apprezzare queste parole, ma queste parole possono ispirare tutti gli afro-americani e altri che desiderano rendere l’America, ancora America. Non speranza, ma azione. Non dopo, ma adesso.”
Una posizione netta e chiara quella presa da Kareem Abdul-Jabbar, che cerca di unire tutte le comunità discriminate e perseguitate, soprattutto quella dei neri d’America, a lottare per qualcosa che ha sempre sostenuto, cioè la democrazia e l’uguaglianza fra le razze.