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Tripla doppia di Duncan e gli Spurs sbancano Memphis. Hornets sulla sirena con i Knicks. Ok Thunder e Bucks

NEW YORK KNICKS @ CHARLOTTE HORNETS 102-103

Le reazioni dopo il buzzer beater di Walker che ha deciso Knicks-Hornets: da una parte, la gioia dei giocatori di Charlotte, dall'altra, la delusione di Anthony (foto da: vavel.com)
Le reazioni dopo il buzzer beater di Walker che ha deciso Knicks-Hornets: da una parte, la gioia dei giocatori di Charlotte, dall’altra, la delusione di Anthony (foto da: vavel.com)

Un layup all’ultimo secondo di Kemba Walker consente agli Hornets di tornare al successo (4-7 alla Time Warner Cable Arena), interrompendo la serie negativa che durava ormai da 10 partite. I migliori, nella squadra di coach Clifford, sono stati Henderson (22 con 8/10 dal campo), Al Jefferson (doppia doppia da 16+13 rimbalzi) e Stephenson (16 punti e 6 assist). Ai Knicks di coach Fisher non bastano i 32 punti di Carmelo Anthony (di cui 15 nel solo quarto periodo) per evitare la L n°17 di questa finora disgraziata stagione (1-9 in trasferta). Inizio equilibrato, fino al gioco da 3 punti di Walker (11 per lui) che vale il primo tentativo di allungo del match (13-19 a 3’38” dalla prima sirena); 5 punti in poco più di 1′ di Biyombo (7), permettono ai padroni di casa di chiudere la prima frazione avanti di 10 (21-31). In avvio di secondo quarto, Jason Smith (6) e J.R. Smith (14) provano a suonare la carica per New York; dall’altra parte però, rispondono presente Marvin Williams (9) e Lance Stephenson, con Charlotte che va sul +12 (34-46 a 4’54” dall’intervallo lungo). Gli ospiti provano a non far scappare gli avversari e, al 24′, il tabellone recita 45-57 Hornets. Il ritmo è alto in avvio di terzo periodo e si susseguono i ribaltamenti di fronte; Charlotte sembra in grado di controllare, anche grazie a Jefferson molto presente nel pitturato (30-52 per i padroni di casa). Henderson, poi, apre e chiude il break che sembra indirizzare la W verso la franchigia di MJ, un 4-13 che proietta gli Hornets sul +21 (61-82 a 2’31”); il parziale su chiude sul 69-85 per Charlotte. Deludente nel quarto precedente (2 punti e 1/4 al tiro), Melo decide di prendersi la squadra sulle spalle e provare la difficile rimonta .Grazie anche al supporto di un caldissimo Hardaway Jr (11 nel periodo con 3/3 dall’arco), i Knicks riescono a scendere sotto la doppia cifra di svantaggio (89-97 a 6’01” dalla fine); i padroni di casa, in difficoltà in attacco (9/23 dal campo e mai in lunetta negli ultimi 12′), provano a serrare le fila in difesa. Melo, però, è indemoniato, e conduce il break di 13-2 che porta New York in vantaggio (102-101 a 40″ dal termine). Sbagliano, dalla media, prima Jefferson poi lo stesso Anthony; 4″ sul cronometro e Clifford chiama time-out. Sulla rimessa, Walker riceve il pallone fuori area, si gira, punta il canestro, ne salta 3 in velocità e, in layup, fa esplodere i propri tifosi. Finale, 102-103 Charlotte.

NEW YORK KNICKS (4-17): Stoudemire 7, C. Anthony 32, Dalembert 6, Calderon 9, Shumpert 4, Acy 5, Wear, J. Smith 6, Aldrich 2, Larkin 3, Prigioni 1, Hardaway Jr 13, J.R. Smith 14

CHARLOTTE HORNETS (5-15): Jefferson 16 (13 reb), Zeller 6, Walker 11, Henderson 22, Stephenson 16, M. Williams 9, Biyombo 7, Roberts, Hairston 3, Neal 13, Vonleh, Maxiell, Pargo

 

OKLAHOMA CITY THUNDER @ PHILADELPHIA 76ERS 103-91

Ottima prestazione per Serge Ibaka, autore di 19 punti nel successo esterno di OKC sul campo dei Sixers (foto da: VAVEL.com)
Ottima prestazione per Serge Ibaka, autore di 19 punti nel successo esterno di OKC sul campo dei Sixers (foto da: vavel.com)

Reduce dalla prima vittoria della stagione in quel di Minneapolis, i Sixers non riescono a fare lo stesso davanti al pubblico amico del Wells Fargo Center, cedendo il passo ai Thunder e incappando nell’11° sconfitta casalinga in altrettante partite. Non bastano, a Phila, i 21 dalla panchina di Covington e le doppie doppie di Carter-Williams (16+14 assist) e di Noel (11+10 rimbalzi). Dall’altra parte, OKC ringrazia Westbrook (27 punti, 7 assist e 5 rimbalzi, con il 57.1% dal campo) ed Ibaka (19 punti e 62.5% dal campo), portando a casa la vittoria (2-8 in trasferta); sottotono Durant (10 punti e 6 rimbalzi, con il 27.3% dal campo), alle prese con il normale rodaggio dopo il lungo stop. E’ proprio KD ad aprire il match con una tripla; anche Westbrook parte bene, con 4 punti e 4 assist in 7′; è Ibaka, quindi, a mettere la tripla del +9 (20-11 a 4’58” dalla sirena). I padroni di casa reagiscono con Covington (7 punti in fila); due liberi McDaniels (11) valgono il -3 (27-24); il periodo d’apertura termina sul 31-24 OKC. Le rotazioni di inizio secondo quarto mettono il turbo ai Thunder, con Morrow, Lamb (15 alla fine per lui) e Jackson che realizzano il break di 13-4 che vale il +16 (44-28 a 8’11”); i Sixers sono in partita, e replicano con uno 0-9 che culmina con la tripla di Thompson del -7 (44-37 a 5’43” dall’intervallo lungo). Si va al riposo sul 57-47 Thunder, dopo che Ibaka, sul 54-40, sfrutta le sue doti atletiche stoppando, in pochi secondi, prima Noel quindi Grant. L’avvio di secondo tempo sarà decisivo per le sorti del match. Durant, Westbrook (11 nel periodo) e Ibaka conducono il 13-2 che manda OKC sul +20 (70-50 a 8’18” dall’ultima sirena). Da rimarcare il canestro del 64-50, con splendida transizione di Russell, slalom nello stretto tra due avversari e assist illuminante per Ibaka, con schiacciata d’ordinanza. Phila prova a non mollare ma, dopo esser risaliti sul -12, terminano il terzo periodo dietro di 15 (82-67). Negli ultimi 12′, OKC controlla abbastanza tranquillamente i Sixers, benchè il rookie Noel si toglie prima la soddisfazione di stoppare KD, poi realizza uno splendido alley-oop su assistenza di Carter-Williams. Un layup di Mbah a Moute vale il -7 (93-86 a 3’12” dalla fine); poco dopo, Covington perde una palla sanguinosa, con Jackson che serve Durant per un comodo layup in transizione. Due triple di Lamb in neanche 30″ mandano i Thunder sul +15 e chiudono l’incontro.

OKLAHOMA CITY THUNDER (6-13): Ibaka 19, Durant 10, Adams 7, Westbrook 27, Roberson 2, N. Collison 3, Thomas 2, Jones, Perkins, I. Smith, Jackson 11, Morrow 7, Lamb 15

PHILADELPHIA 76ERS (1-18): Mbah a Moute 11, Noel 11 (10 reb), Sims 10, Carter-Williams 16 (14 ast), H. Thompson 5, Sampson 3, B. Davies 1, Grant 2, Covington 21, McDaniels 11, Lee

 

SAN ANTONIO SPURS @ MEMPHIS GRIZZLIES 107-101

Ginobili si prepara a scaricare per Belinelli, per una delle due triple messe dall'italiano nel terzo quarto (foto da: airalamo.com)
Ginobili si prepara a scaricare per Belinelli, per una delle due triple messe dall’italiano nel terzo quarto (foto da: airalamo.com)

Nel big match della notte NBA, pesante successo esterno per gli Spurs detentori dell’anello (8-4 in trasferta), che espugnano il FedExForum infliggendo ai Memphis Grizzlies la prima sconfitta interna della stagione (striscia che durava da 22 partite di regular season), portandosi ad una sola W da Memphis, al 5° posto nella Western. Decisivi, per coach Popovich, la quarta tripla doppia in carriera dell’inossidabile Tim Duncan (14+10 reb +10 ast) e i 17 di Ginobili, oltre alle prestazioni di Parker (14) e Green (16); partita un po’ in ombra per il Beli (6 punti con 2/9 dal campo e 3 rimbalzi). Ai Grizzlies non sono bastate le prove maiuscole di un recuperato Marc Gasol (28+12 rimbalzi) e di Mike Conley (23+10 assist), oltre ai 20 dalla panchina di un redivivo Tayshaun Prince. Primo quarto di marca Spurs, con la difesa che concede ai padroni di casa solo 14 punti, con Bonner e Duncan davvero efficaci lungo tutto l’arco del match, riuscendo a limitare molto Randolph. Leonard è ispirato, mettendone 7 nella prima metà di periodo, con gli Spurs già avanti 15-4; è caldo anche Ginobili, con due triple che valgono il 25-14 di fine primo quarto. Nel secondo periodo prevalgono gli attacchi. Prince e Gasol (rispettivamente 10 e 7 punti nel periodo) provano a riportar sotto Memphis, che, però, non riesce a far meglio del -6 (40-34 a 4’39” dall’intervallo lungo). Questo perché San Antonio ha sempre, per così dire, la risposta pronta, ora con Parker (10 nel periodo), ora con Green, ora con Diaw. Al 24′, i texani sono avanti 58-46 e, se non fosse stato per la tripla allo scadere infilata da Prince, il divario sarebbe stato ancor più rassicurante; da sottolineare i 7 assist di Duncan nel primo tempo. Dopo una tripla di Bonner dopo 19″ dal via del terzo quarto (61-46), arriva la reazione dei ragazzi di coach Joerger, firmata in particolare da Gasol e Conley; è il catalano, con 4 liberi di fila, a portare i suoi sul -5 che sembra riaprire il match (65-60 a 6’58”); gli Spurs non stanno a guardare, con l’asse Ginobili-Duncan che funziona alla perfezione, con il #21 che realizza un gioco da 3 punti vitale, per il 68-60. La seconda metà di terza frazione vede gli attacchi bloccarsi; ma a salire in cattedra, per firmare un nuovo allungo degli Speroni, è il nostro Marco Bellinelli, che mette due triple grazie alle quali San Antonio va sul 78-66; il quarto termina 78-68, dopo la schiacciata di Prince. Memphis non solo non riesce a rientrare, ma finisce anche a -14, dopo la tripla di Ginobili a 7’16” dalla fine (91-77), sfruttando l’ennesimo assist di Duncan. I due combinano al limite dell’area anche poco meno di 2′ dopo, con l’ex Virtus che mette la 5° tripla di serata (fantastico 100% dall’arco). Sembra fatta, ma i padroni di casa ci credono ancora: Marc Gasol (9 nel periodo), a 21″ dalla sirena schiaccia per il -4 (103-99); i liberi di Ginobili e Joseph consentono a San Antonio di condurre in porto una vittoria meritata, per 107-101.

SAN ANTONIO SPURS (14-5): Bonner 9, Duncan 14 (10 reb + 10 ast), K. Leonard 9, Parker 14, D. Green 16, Baynes 4, Diaw 6, Joseph 12, Ginobili 17, Belinelli 6, Ayres, K. Anderson, Daye

MEMPHIS GRIZZLIES (15-4): Z. Randolph 10, M. Gasol 28 (12 reb), Conley 23 (10 ast), Allen 4, C. Lee 8, Prince 20, Koufos 2, Udrih 6, Carter, Pondexter, Leuer, Stokes, Calathes

 

MIAMI HEAT @ MILWAUKEE BUCKS 85-109

Giannis Antetokounmpo in azione. 14 punti a referto per il greco-nigeriano (foto da: miamiherald.com)
Giannis Antetokounmpo in azione. 14 punti a referto per il greco-nigeriano (foto da: miamiherald.com)

Bella vittoria per i Bucks di coach Kidd, che al BMO Harris Bradley Center sconfiggono nettamente gli Heat (5-4 in trasferta), centrando l’11° W dell’anno (6-4 in casa). Assolutamente decisivo l’apporto della panchina di Milwaukee, che surclassa quella di Miami con un eloquente 60-18. Proprio dalla panchina arriva il top scorer dei padroni di casa, ovvero Kendall Marshall (20 punti e career high, con 7/8 dal campo); bene anche Parker, Middleton ed Antetokounmpo, tutti con 14 punti a referto. Agli Heat non basta il season high di Dwayne Wade (28+8 assist) e la solita prova solida di Chris Bosh (21+6 rimbalzi). L’avvio arride agli ospiti, con una difesa di casa a maglie larghe (anche se le stringerà, e di molto, man mano nel prosieguo della partita). Bosh e Wade furoreggiano (18 punti in 2 nel quarto, 11 per Wade), con gli Heat che si portano sul 20-14 (4’33” dalla sirena). I Bucks restano in scia, con Parker che ne mette 10 a referto nel periodo. Dopo 12′, siamo sul 30-25 Heat. Milwaukee cresce d’intensità nel secondo periodo, anche se, nel primo minuto dello stesso, Bosh ne mette 6 per il +11 (36-25). Dudley, Middleton e Marshall firmano lo 0-9 che porta i Bucks sul -2 (36-34 a 7’35” dall’intervallo lungo); il sorpasso lo firma Parker, con un jumper dalla media, su assist di Knight, che vale il 44-45 (3’31”). Nonostante i 10 punti nel periodo di Wade (21 nel solo primo tempo), Miami chiude i primi 24′ sotto 50-54; per i Bucks, ottima prestazione per Middleton (9 nel periodo). Il terzo quarto vede gli Heat tornare avanti con la tripla di Granger (55-54); O.J. Mayo firma il +5 Bucks (57-62 a 6’46” dalla sirena); gli Heat, prima impattano nuovamente grazie ad una tripla di Napier (67-67), quindi rimettono il naso avanti, con un layup di Bosh (69-67 a 3’18” dall’ultimo intervallo). Da cartolina, poco dopo, è quanto fatto da Giannis Antetokounmpo: il giovane greco-nigeriano riceve palla sul lato del pitturato da Parker e schiaccia in maniera imperiosa, subendo anche il fallo di Bosh. E’ il via al break di 2-13 con il quale i locali terminano il periodo (71-80), break costruito quasi completamente dalla linea della carità (9/9). I ragazzi di Jason Kidd la chiudono in avvio di ultima frazione, con un ulteriore strappo di 1-8 che li proietta sul +16 (72-88 a 8’03” dal termine). Marshall è decisamente in ritmo, mettendone 8 consecutivi e contribuendo a mantenere a distanza di sicurezza gli Heat, che mollano negli ultimi 4′, con Antetokounmpo che va a firmare i due liberi del definitivo +24 (85-109).

MIAMI HEAT (9-10): McRoberts 2, Granger 7, Bosh 21, Chalmers 9, Wade 28, S. Williams 2, Ennis 7, Hamilton 3, Napier 6, Haslem, Whiteside

MILWAUKEE BUCKS (11-10): J. Parker 14, Pachulia 4, Knight 13, Mayo 4, Antetokounmpo 14, Middleton 14, Sanders 6, Marshall 20, Wolters, Bayless 12, Dudley 8

About The Author

Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone