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Toronto Raptors @ Cleveland Cavaliers 100-122: Irving inventa, Smith punisce

I Cavaliers tornano sul parquet dopo aver iniziato bene l’anno con la vittoria schiacciante sui Magic. Toronto, invece, arriva in Oohio direttamente dal Canada dove ieri sera ha incassato una sconfitta interna che fa male il giusto se si pensa all’impresa realizzata da Jimmy Butler. Due squadre che si basano tanto del loro gioco sugli esterni e meno sui lunghi, sfruttando al massimo le potenzialità di tiratori e contropiedisti come James, DeRozan, Lowry e Kyrie Irving.

E’ proprio Uncle Drew, autore di un ritorno sul parquet con numeri non roboanti ma comunque buoni (4/5 partite chiuse in doppia cifra), a segnare l’inizio per i suoi Cavaliers. Irving era il pezzo che più mancava allo scacchiere di Blatt e questo inizio di partita contro i Raptors testimonia perchè: crea dal palleggio, realizza da 3 e da 2 indifferentemente, forza ma segna, fa giocare la squadra come richiede il suo allenatore. Lowry non riesce a stargli troppo dietro, forse ancora frastornato dai 40 di Jimmy Buckets. Non solo Irving nel primo quarto ma anche JR Smith, chiaramente in serata di grazia. La sua prima tripla (ne manderà a bersaglio 8) ariva a 4:16 dalla fine del primo quarto e vale già il +13. Toronto si affida a DeRozan che gioca un eccellente primo quarto e limita i danni di una difesa non così concentrata. Dopo i primi 12′, il punteggio dice 29 Raptors, 33 Cavaliers.

Nel secondo quarto DeMar DeRozan viene finalmente aiutato dai compagni e Lowry si inizia a mettere in proprio e comincia a segnare dalla lunga distanza. La sua tripla vale il 50 pari. Le difese si invertono, con quella di Cleveland che allarga le maglie e quella di Toronto che diventa più pronta. Il quarto va meritatamente ai Raptors che, così facendo, dimezzano lo svantaggio del primo periodo. Si va negli spogliatoi sul punteggio di 56-58 Cavs.

Si ritorna sul parquet e, sembrerà strano, ma non abbiamo ancora nominato il vero padrone di casa, LeBron James. Gioca un primo tempo molto silenzioso, con pochi tiri e soprattutto sotto controllo. Viene fuori, per forza di cose, nel secondo tempo e nel terzo periodo inizia ad “andare in ufficio”. L’attacco di Cleveland è in serata e sono di nuovo 32 i punti realizzati nel penultimo periodo della partita, esattamente 10 in più degli avversari che calano soprattutto dal punto di vista fisico. Il back-to-back si inizia, dunque, a far sentire e sarà davvero dura recuperare 12 punti (78-90) prima della sirena finale.

E’ un’impresa ancor più difficile se ci aggiungiamo che Cleveland non alza praticamente mai le mani dal manubrio della gara. Si rimette a lavoro Kyrie con uno dei movimenti che ubriaca i due difensori pronti al raddoppio, continua l’accurata selezione di tiri LeBron (7/11 dal campo) e l’opera viene conclusa da JR Smith che piazza triple a destra e a manca nel secondo tempo. Anche i lunghi contribuiscono con il proprio mattone: 14 a testa per Love e Thompson e 20 rimbalzi in due. Game, set and match: 100 Raptors, 122 Cavaliers. Cleveland tira con il 55.4% dal campo, il 51.5% da 3 e l’88.5% ai liberi, sbranando a rimbalzo gli avversari (26 TOR vs 40 CLE). Sono due sconfitte che fanno male ai Raptors che lasciano la quarta posizione ad Est cedendola ad Atlanta. Cleveland, invece, ancora prima con 23 vittorie e 9 sconfitte.

TORONTO RAPTORS (21-15): Johnson 5, Scola 6, Valanciunas 9, DeRozan 19, Lowry 23 + 10 AST, Patterson 15, Ross 6, Biyombo 10, Joseph 3, Nogueira 2, Powell, Wright 2.

CLEVELAND CAVALIERS (23-9): James 20, Love 14, Thompson 14 + 11 RT, Smith 24, Irving 25, Dellavedova 11, Jones 5, Jefferson, Shumpert 5, Mozgov 4, Cunningham.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone