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Toronto continua la sua marcia, un mostruoso Davis trascina i Pelicans, Phila vince la terza volta, vittoria casalinga per i Kings, i Pacers sbancano Minnesota

New York Knicks @ Toronto Raptors 108-118

Non si ferma il periodo nero di New York, che viene battuta senza troppi problemi dai Toronto Raptors, giunti alla sesta vittoria consecutiva. Il primo ed il terzo parziale sono decisivi per la sorte del match; nel primo parziale è Terrence Ross a dare la prima accelerazione, poi le palle perse Knicks permettono a Lowry facili appoggi in contropiede. E’ Carmelo Anthony a tenere in vita New York con un paio di isolamenti dei suoi, ma Toronto arriva a metà secondo quarto sul +15: complice però un rilassamento dei padroni di casa, Jason Smith e Prigioni aiutano la rimonta, che permette ai Knicks di chiudere sul -7. E’ un fuoco di paglia. Infatti una stupida gomitata di Dalembert su Valanciunas toglie l’unico vero lungo di New York fuori dal campo: la sua assenza permette il predominio Raptors a rimbalzo e Williams domina contro tutti i piccoli avversari: il terzo parziale si chiude sul +16. New York ci prova a rientrare ma a chiudere il match sono le due triple di Vasquez. New York, arriva al record poco onorevole di 5-25, affonda sempre più nonostante il roster (oggi privi di Smith e Stoudemire, oltre ai lungodegenti Bargnani e Shumpert) a disposizione faccia sperare altri risultati, Toronto dimostra che non sono solo i nomi a rendere forte una squadra: gli automatismi ormai sono collaudati, il talento e la voglia non manca, nella poco onorevole Eastern Conference possono recitare un ruolo davvero importante.

New York Knicks (5-25): Anthony 28, Acy 7, Aldrich 11, Hardaway Jr. 10, Calderon 15, Dalembert 2, J. Smith 16, Prigioni 8, Larkin 5, Wear 6, J.R. Smith NWT, Stoudemire NWT.

Toronto Raptors (22-6): J. Johnson 10, A. Johnson 9, Valanciunas 10, Ross 18, Lowry 22, Vasquez 21, Patterson 5, Williams 22, Hansbrough 1, Caboclo, Nogueira, Hayes DNP, Stiemsma DNP.

 

New Orleans Pelicans @ Oklahoma City Thunder 101-99

38 punti con 16/22 dal campo, 6/7 ai liberi, 12 rimbalzi in 36 minuti. Grazie ad una grande prestazione della sua stella (ma non solo), New Orleans vince in casa dei Thunder una partita molto tirata e la copertina va a lui, autore anche del canestro della vittoria. Priva di Durant, Oklahoma si è affidata a Westbrook che ha giocato una sfida delle sue, sempre a mille all’ora ma con molti errori, compresa la tripla della

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possibile vittoria a pochi secondi dal termine. Dopo il -5 dell’intervallo, OKC ha provato la fuga anche grazie ad un Reggie Jackson ritrovato dopo alcune partite non positive e l’aiuto dei solidi Jones e Adams, ma il “monociglio” più apprezzato nel mondo ha trovato in Jrue Holiday un valido alleato (11 punti ma ben 15 assist) ed i Pelicans, premiati per la loro organizzazione da ben 33 assist, sono tornati a contatto. Nell’ultimo parziale il pick and roll Holiday-Davis crea molti problemi alla difesa Thunder e su una di queste giocate il 23 trova il canestro (con libero aggiuntivo) del sorpasso a quota 99, ma Westbrook dall’altra parte trova il pertugio che lo porta al pareggio. A 3 minuti dalla fine, sanguinosa palla persa di Westbrook, che permette il volitivo Holiday l’assist per la schiacciata di Davis: 101-99. Negli ultimi tre minuti non si segnerà più: Westbrook sbaglia molti tiri (tra cui il citato tiro finale), New Orleans gestisce male i suoi attacchi non chiudendo la partita. OKC rallenta la sua corsa verso i play-off, i Pelicans si mantengono sopra il 50% delle vittorie ma questo ritmo dovrebbe non bastare per entrare nella post-season. Mancano però più di 50 partite e con un Davis così è lecito sognare.

New Orleans Pelicans (14-13): Babbitt 3, Davis 38, Asik 3, Evans 12, Holiday 11, Cunningham 6, Anderson 14, Rivers 4, Ajinca 10, Salmons, Fredette DNP, Smith DNP, Withey DNP.

Oklahoma City Thunder (13-15): Jones 12, Ibaka 6, Adams 12, Roberson 7, Westbrook 29, Morrow 7, Collison2, Jackson 19, Lamb 1, Perkins 4, Jerrett DNP, Smith DNP, Thomas DNP.

Philadelphia 76ers @ Orlando Magic 96-88

Terza vittoria stagionale per Phila, corsara sul campo degli Orlando Magic. Davanti ai 15mila dell’Amway Center Orlando parte bene con i canestri di O’Quinn ed Harris, ma sul finire del primo quarto il pick and roll di Carter-Williams permette ai 76ers di chiudere sul +5. Nel secondo quarto è Vucevic a farsi sentire sotto canestro, coadiuvato da Fournier, contribuendo al sorpasso Magic, che chiudono avanti di 5 all’intervallo. A cavallo tra terzo e quarto periodo Philadelphia costruisce la vittoria, dopo che Oladipo aveva tenuto in vita Orlando: la difesa sul perimetro diventa asfissiante, le palle perse si sprecano e Carter-Williams, con l’aiuto di Noel, volano in contropiede: il parziale è notevole e Phila arriva alla doppia cifra di vantaggio; Orlando prova la rimonta ma non arriva mai ad impensierire gli ospiti.

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Philadelphia 76ers (3-23): Covington 11, Mbah a Moute 9, Noel 13, Sampson 5, Carter-Williams 21, McDaniels 9, Sims 12, Wroten 10, Grant 6, Aldemir DND, Thompsonn NWT, Turiaf NWT.

Orlando Magic (10-20): Harris 17, O’Quinn 8, Vucevic 19, Oladipo 23, Payton 1, Frye 4, Fournier 16, Dedmon, Ridnour, Gordon, Harkless, Marble DNP, Nicholson DNP.

Los Angeles Lakers @ Sacramento Kings 101-108

Un tempo questo sarebbe stato un grande match da play-off, adesso si sfidano due squadre in ripresa ma che certo non recitano un ruolo da protagoniste nella competitiva Western Conference. A Sacramento sono proprio i Kings a partire forte, con Gay che conclude e poi serve Landry per una facile schiacciata. LA si scuote con l’ingresso di Nick Young, che aiuta Bryant nelle soluzioni offensive: dopo il +10 toccato dai Kings nel primo quarto, nel secondo parziale la musica cambia ed i canestri di Cousins non bastano ad evitare il sorpasso Lakers, griffato anche da una tripla dall’angolo con alto coefficiente di difficoltà. Nel terzo quarto Los Angeles tenta la fuga, grazie ad una tripla da 9 metri con uomo addosso di Kobe (25 punti ma con ben 30 tiri) e lo scippo di quest’ultimo con lay-up a portare gli ospiti sul +13 a metà terzo quarto, con il solo Gay (schiacciata con fallo in area) a provare a dare una scossa. Poi, la difesa Kings si alza, McLemore porta la sua energia sui due lati del campo e Sacramento si riporta davanti. Nel finale, equilibrato, la spuntano i padroni di casa grazie ad un Cousins in forma all-star game e Collison, che batte sistematicamente i piccoli giallo-viola.

Los Angeles Lakers (8-19): Johnson 7, Davis 10, Hill 8, Bryant 25, Price 8, Young 26, Boozer 6, Lin 4, Sacre 3, Ellington 4, Clarkson DNP, Henry DNP, Kelly DNP.

Sacramento Kings (12-15): Gay 24, Thompson 2, Cousins 29, McLemore 23, Collison 19, Landry 4, Evans 2, Hollins, McCallum, Stauskas, Williams 5, Casspi DNP, Sessions DNP.

Indiana Pacers @ Minnesota Timberwolves 100-96

Vittoria di Indiana che vince a Minnesota dopo un finale davvero equilibrato. Nel match c’è un solo vero protagonista: CJ Miles, che chiude con una tripla il primo parziale e sarà lungo tutto l’arco del match una vera spina nel fianco per gli avversari. E’ lui a costruire il parziale che porta Indiana sulla doppia cifra di parziale, grazie anche ai preziosi punti dalla panca di Scola e Sloan: solo Williams tiene in vita i T-Wolves.

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Nel terzo parziale rimonta di Minnesota, guidata da un Muhammad sempre più convincente: dopo il +17 siglato da Hibbert, il break costruito riporta a pochi punti di distanza Minnesota, ma Miles cerca di ricacciarla indietro con una tripla e un appoggio mancino a canestro dopo una finta. La rimonta però è inesorabile, la tripla di Budinger riporta i padroni di casa sul -2, il dumper di Williams firma la parità a quota 87 a 2’ 55’’ dal termine; ed è lo stesso Williams a firmare il sorpasso con la tripla. Ma per Indiana niente paura, perché Miles non ha finito le cartucce, esce dallo stagger e mette la tripla. Sul 94 pari, a 33’’ dalla fine, decisivo il canestro di West; Minnesota ha la palla del pareggio, ma su un corretto back-door Wiggins pesta la linea: Indiana è precisa ai liberi e sbanca il campo dei T-Wolves.

Indiana Pacers (9-19): Hill 7, West 14, Hibbert 15, Stuckey 7, Watson 7, Miles 28, Allen 2, Scola 10, Rudez, Sloan 10, Copeland DNP, Mahinmi NWT, Whitthington DNP.

Minnesota Timberwolves (5-21): Muhammad 21, Young 8, Dieng 10, Wiggins 5, LaVine 9, Williams 24, Budinger 13, Bennett, Adrien 1, Hummel 5, Daniels, Robinson DNP.

About The Author

Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone