Top&Flop della Free Agency: Spurs per tornare a vincere, Clippers per cominciare. A Est occhio ai Bucks
Con l’arrivo di Josh Smith ai Clippers, la Free Agency si è ufficiosamente chiusa, dal momento che tutti i giocatori in grado di spostare gli equilibri si sono accasati. Per cui, andiamo a vedere chi vince e chi perde.
TOP
SAN ANTONIO SPURS: Su tutti, ci sono loro. Il lavoro fatto da Buford è stato eccellente e adesso gli speroni hanno confermato 4/5 del quintetto, con i rinnovi delicati di Green e Leonard e quelli dei veterani, aggiungendo Aldridge in luogo di Splitter. La panchina rimane sempre di livello, con una rotazione di nove elementi super-affidabili e oliati (Mills, Ginobili, Diaw, Bonner) e altri di livello ma da decifrare (West e McCallum). Ma l’impressione, e non solo, è che si possa andare facilmente di nuovo per l’anello.
LOS ANGELES CLIPPERS: Sembrerebbe, e se si parla dei Clippers il condizionale è d’obbligo, che siano stati risolti tutti i problemi di rotazione e di effettivi che l’anno scorso hanno abbattuto i californiani. Via il piantagrane Barnes, via il contratto pesante di Hawes e al loro posto arrivano Pierce, Stephenson e Josh Smith (al minimo salariale). Per non parlare delle conferme di Jordan e Rivers; soprattutto quella del centro, a cui i Clippers hanno sottoposto un contratto elitario. Magari si sforerà con il salary cap, ma stavolta veramente i tifosi del lato meno glorioso di Los Angeles devono crederci.
MILWAUKEE BUCKS: Anche qui, il front office non ne ha sbagliata una. Innanzitutto, il roster promettente e quasi completo della passata stagione, è stato mantenuto nei suoi effettivi migliori, su tutti Middleton. C’era bisogno di un centro di livello e il corteggiamento dei Bucks per Greg Monroe ha sortito l’effetto sperato. A questo, si aggiunga anche l’arrivo di un’arma totale in uscita dalla panchina come Greivis Vasquez e un veterano con ancora qualche cartuccia da sparare come Caron Butler.
FLOP
PORTLAND TRAILBLAZERS: Il quintetto è stato smantellato e a rimanere in Oregon è il solo Lillard, coperto di dollari. I tifosi dell’Oregon si preparino a una stagione veramente difficile. A più riprese, nel corso della stagione, ci si chiederà se effettivamente ci fosse tutto questo bisogno di una rifondazione così radicale.
PHILADELPHIA 76ERS: Anche quest’anno, la squadra è un’accozzaglia di giovanissimi, assortiti senza un preciso senso logico. Di certo, la questione Embiid non ha aiutato, ma per i 76ers il ritorno alla competitività è ancora molto lontano. A meno che, nella prossima free agency, che si prospetta addirittura migliore di quella attuale, non piazzino un paio di colpi importanti.
NEW ORLEANS PELICANS: In Louisiana credono molto nei propri effettivi.Forse anche troppo, dal momento che sono stati rifirmati tutti e i Pelicans non hanno mai pensato di prendere un ruolo in questa free agency. Così, oltre a trovare l’accordo per il prossimo contratto di Anthony Davis, sono stati rifirmati tutti i giocatori andati in scadenza. Una scelta che potrebbe far molto discutere, visto che ci sono da valutare la tenuta fisica di Holiday e la tanto sospirata crescita di Tyreke Evans.