Top & Flop Cleveland-Toronto (Gara 3): DeRozan MVP, Biyombo eroe, irriconoscibili Love e Irving
Il terzo atto della serie tra Toronto Raptors e Cleveland Cavaliers si è concluso con la prima sconfitta in questi playoff per i favoriti della Eastern Conference e ovviamente con la prima vittoria nella serie e in una serie di finali di conference per i Toronto Raptors. Andiamo a scoprire chi ha deluso e chi invece va promosso.
TOP
DeMar DeRozan – Veste anche lui la 23 e si comporta esattamente come si è comportato il 23 degli altri nei primi due atti della serie. Una partita letteralmente dominata dal talento angeleno che ha segnato e fatto male alla difesa dei Cavs in ogni modo possibile ed immaginabile: col solito jumper dalla media, in avvicinamento, dagli angoli, in penetrazione e dalla lunetta (fattore che era mancato specialemente in gara 1). Aveva fatto bene anche nelle due gare di Cleveland con score sempre ben assortiti mai 32 punti (8/14) di stanotte fanno crescere ancor di più la consapevolezza di un giocatore ancora tutto da scoprire. Non sempre la scelta giusta in termini di selezione di tiri ma finchè la palla va dentro con regolarità, allo giù il cappello davanti a DeMarvelous.
Bismark Biyombo – Lo abbiamo definito un eroe e diversamente non si potrebbe. Ha dominato letteralmente il suo pitturato, arrivando a 26 rimbalzi (21 già a fine terzo quarto) e cancellando 4 tentativi di tiro ad una squadra che nelle prime due gare ha fatto del tiro nella restricted area la sua arma più letale. DeRozan ha aiutato con i suoi punti Lowry ha fatto lo stesso, così come chi è uscito dalla panchina ma il vero fattore della gara è stato Bismark Biyombo. Ha stravinto il confronto con Thompson (giusto per la cronaca: contratto di TT a $14,260,870 mentre il contratto di BB a $3,000,000) e quello con Frye nella lotta a rimbalzo, confermandosi forse il vero ago della bilancia dei Toronto Raptors.
FLOP
Kyrie Irving & Kevin Love – Soffermarsi sulle cifre (16 punti in due con 3 di Love e 13 di Irving, tirando 4/28 dal campo) non inquadra del tutto la pessima serata dei Big dei Cavs. Love non è mai entrato in partita, né in attacco né in difesa, sbagliando 8 dei 9 tiri tentati e assentandosi spesso anche mentalmente dalla gara. Il minutaggio basso è dovuto soprattutto da una serata storta al tiro che può sicuramente capitare ma che va annoverata come gara flop. Lo stesso ragionamento va fatto per Irving: 3/15 il suo misero bottino ma anche qui bisogna andare al di là delle cifre. LeBron nei momenti chiave della partita – con estrema saggezza – ha cercato di farli entrare in partita ma i due hanno ripetutamente sbagliato tiri aperti che appena due giorni fa avrebbero messo a occhi bendati. Stanotte non è andata così e se le Finals dello scorso anno ci insegnano qualcosa, nessuno ha mai vinto senza un supporting cast di livello. Irving e Love decisamente bocciato a questo giro.
Cavaliers bench – Ci ricolleghiamo, ampliando il discorso, al concetto con il quale chiudevamo poco fa: i gragari fanno vincere le partite, sempre e comunque. Lo ha dimostrato Toronto stanotte con prestazioni di livello di Joseph, di Patterson. Coach Lue, invece, escludendo Frye, trova poco e niente dagli altri uomini della rotazione: Jefferson difensivamente fa una fatica bestiale contro DeRozan/Patterson (a seconda se gioca da 3 o da 4); Dellavedova sembra il lontano parente di quello che si è visto lo scorso anno, insicuro, indeciso e poco concreto; Shumpert prova a dare la scossa ma più di inerzia che in maniera ragionata. Aspettarsi sempre 30/40 punti dalla panchina è impensabile ma un cambio di marcia rispetto allo starting five è sempre richiesto e stanotte non c’è assolutamente stato.