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Thunder, una estate da urlo. Cosa aspettarsi da Westbrook e soci nella prossima stagione?

A cura di Alberto Bodei

Quella che si sta per concludere è stata una off season sicuramente movimentata per gli Oklahoma City Thunder e tutto lascia presagire che i movimenti di mercato non siano ancora finiti. Andiamo indietro un paio di mesi e analiziamo come il roster dei Thunder sia cambiato durante il corso dell’estate:

23 giugno – Oklahoma City manda Serge Ibaka agli Orlando Magic in cambio di Victor Oladipo, Ersan Ilysaova e l’ undicesima scelta del draft Domantas Sabonis
4 luglio – Kevin Durant decide di lasciare i Thunder per unirsi ai Golden State Warriors

18 luglio – Alex Abrines, draftato nel 2013 dagli stessi Thunder al secondo giro, firma ufficialmente con Oklahoma City

4 agosto – un mese esatto dopo la decisione di Durant, Russell Westbrook firma un estensione contrattuale che lo lega ai Thunder per altre 2 stagioni con opzione (giocatore) per una terza

14 agosto – Oklahoma City firma il veterano Ronnie Price con un contratto biennale

20 agosto – Oklahoma City mette sotto contratto (parzialmente garantito) Semaj Christon. Christon ha giocato la scorsa stagione in Italia a Pesaro e l’anno prima in D-League con la squadra affiliata proprio ai Thunder

30 agosto – I Thunder mandano due scelte al secondo giro del prossimo draft ai Denver Nuggets in cambio di Joffrey Lauvergne

In questo momento i Thunder si trovano con 16 giocatori sotto contratto più quello parziale di Christon. Le regole NBA dicono che ogni squadra può avere un massimo di 15 giocatori nel roster con un contratto garantito. Per questo motivo sembra molto probabile che la franchigia possa ancora muoversi sul mercato prima che la stagione inizi.

Che cosa manca per completare il roster?
I Thunder hanno decisamente bisogno di trovare qualche buona soluzione nel ruolo di ala piccola. Al momento gli unici tre che ricoprono quel ruolo nel roster sono Roberson, Singler e Huestis. Tutti e tre hanno un ottimo potenziale difensivo (Roberson in modo particolare) ma a livello offensivo sarebbe praticamente come giocare con un uomo in meno. È più che evidente che rimpiazzare Durant non è facile, o del tutto possibile ma, con una buona trade, OKC potrebbe portarsi in casa un buon giocatore. Sam Presti, general manager della squadra, è uno dei migliori in circolazione, i tifosi sono in buone mani quando si tratta di portare miglioramenti al roster.
Chi potrebbe arrivare?
Di recente, un ottimo articolo sul sito Dailythunder.com spiega in che modo OKC potrebbe ottenere un’altra star nel ruolo di ala piccola.
Questi i 3 scambi suggeriti da Alex Roig:

Oklahoma City riceve: Paul George e Jeff Teague
Indiana riceve: Enes Kanter, Cameron Payne e Victor Oladipo

Oklahoma City riceve: Jimmy Butler, Tony Snell e Taj Gibson
Chicago riceve: Enes Kanter, Ersan Ilyasova e Alex Abrines

Oklahoma City riceve: Khris Middelton
Milwaukee riceve: Enes Kanter, Cameron Payne e la scelta al primo giro (protetta) del 2020

Ovviamente questi tre possibili scambi vanno presi con le pinze. Sono semplicemente idee che farebbero tornare i Thunder contender in un attimo. Indiana, Chicago e Milwaukee non han nessun motivo di liberarsi di ottimi giocatori come quelli elencati, e il fatto che OKC voglia liberarsi del neo acquisto Oladipo e di Payne rimane tutto da vedere. Ci sono altre buone soluzioni come ala piccola nella lega, ma al momento è difficile sapere a cosa Sam Presti stia puntando.

Chi potrebbe partire?
Il reparto lunghi di Oklahoma City è piuttosto affollato con giovani di talento (Steven Adams su tutti) e rinunciare a qualcuno di questi per coprire il ruolo più debole del team sembra essere l’idea migliore. Molte persone pensano che Enes Kanter e/o Mitch McGary non saranno nel roster ad inizio stagione. Andiamo a vedere perchè.
Quello che fa di Enes Kanter una buona pedina di scambio è che il suo salario è molto elevato e, oltre a quello, ha dimostrato di avere un ottimo arsenale offensivo (per la difesa invece è ancora tutto da rivedere). I Thunder potrebberlo inserirlo in un buon pacchetto di giocatori o future scelte al draft e ricevere una buona ala piccola in ritorno. Quasi ogni tifoso di OKC (se non tutti) ama Enes Kanter, ma, con cosi tanti lunghi in squadra, qualcuno dev’essere sacrificato e lui sembra essere la scelta più logica.
Per quanto riguarda Mitch McGary la situazione è totalmente diversa. Il prodotto di Michigan ha dimostrato ottime potenzialita nel suo anno di rookie e nella Summer League appena conclusa. I problemi però non sono sul campo ma al di fuori. Durante il college ha fallito un test anti droga che l’ha forzato a rendersi eleggibile per il draft. Se fosse rimasto al college la NCAA gli avrebbe inflitto una squalifica di un anno. L’anno scorso, verso fine stagione, ha lasciato la squadra per motivi personali (oscuri ancora ad oggi) e, ad ogni modo, è sembrato sempre essere fuori forma. Il fatto che non abbia quasi mai giocato ne è la riprova. Come se non bastasse, McGary, ha ricevuto 5 giornate di squalifica (appena conclusasi la Summer League) da scontare nella prossima stagione per aver fallito ancora una volta un test antidroga. E’ inoltre, notizia di martedi 13 settembre, che gli siano state inflitte ulteriori 10 giornate di squalifica dalla lega perchè non si è attenuto al programma anti droga dell’NBA. Per Mitch McGary da solo i Thunder non riceverebbero praticamente nulla a questo punto in cambio, forse potrebbe avere un valore minimo in una trade con più giocatori ma la soluzione più logica è che venga tagliato da Oklahoma City portando così il roster ai necessari 15 giocatori.
La stagione per OKC inizierà a breve. Il media day è fissatto per il 23 settembre e l’inizio del training camp per il giorno successivo. La prime partite di preparazione per la stagione saranno in Spagna per gli NBA Global Games contro Real Madrid e Barcellona rispettivamente il 3 e 5 ottobre.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone