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Thomas, Gallinari, Hayward: un 2018 per ricominciare

Una stagione NBA è spesso composta anche da vari ‘what if‘, giocatori che, per ragioni diverse (che siano ambientali, di sistema, caratteriali), non riescono a dare il 100%, e molte volte nemmeno quello. La casualità che però più spesso finisce per incidere sui destini di un giocatore è quella riguardante gli infortuni, vera spada di Damocle che può decidere in un senso o nell’altro la stagione di una franchigia intera.

In questa regular season, tre nomi in particolare, a causa di infortuni pregressi oppure subiti nelle primissime fasi, non hanno finora potuto esprimere il proprio potenziale, dando una sostanziale mano alle rispettive franchigie d’appartenenza. Parliamo di Isaiah Thomas, Danilo Gallinari e Gordon Hayward. Cominciamo da colui che sembra più prossimo al rientro, ovvero il play dei Cleveland Cavaliers.

E' sempre più vicino il debutto in maglia Cavaliers per Isaiah Thomas (foto da: youtube.com)
E’ sempre più vicino il debutto in maglia Cavaliers per Isaiah Thomas (foto da: youtube.com)

Al centro della trade dell’estate, che ha portato in Ohio anche Jae Crowder, Ante Zizic e due scelte al Draft (2018 e 2020) in cambio di Kyrie Irving, che ha fatto il percorso inverso verso il Massachussets, Thomas non ha potuto mai finora dare un contributo alla squadra di LeBron James. Ko per un infortunio all’anca sin dalla Finale della Eastern Conference 2017 proprio contro i Cavaliers, giocando solo le prime due sfide della serie, il 28enne nativo di Tacoma, Washington, sta lavorando duro sin dalla off-season per tornare sul parquet il prima possibile.

Nelle ultime settimane, le notizie sulle condizioni fisiche di IT4 sono sempre migliori. Dopo aver cominciato ad allenarsi nelle partitelle 4-vs-4 ad inizio mese, l’ex Celtics ha partecipato tre giorni fa con i compagni al riscaldamento pre-partita in quel di Milwaukee, per poi essere mandato ad allenarsi con la franchigia di G-League associata ai Cavs, i Canton Charge. Vedere la sua iperattività in panchina durante il match di Natale di ieri con i Warriors ha fatto capire quanta voglia abbia IT di tornare in campo. I più ottimisti parlano di un debutto stagionale nei primi giorni del 2018; indipendentemente da ciò, il ritorno a pieno regime di Isaiah farà di certo felice LeBron James, che avrà un’arma non da poco per andare all’assalto dell’ennesimo anello.

Più complesso il discorso riguardante il nostro Danilo Gallinari. Dopo praticamente sei anni e mezzo a Mile High City, la scorsa estate il Gallo ha deciso di cambiare aria, spostandosi nella ben più soleggiata Los Angeles, sponda Clippers, in una franchigia chiamata a reagire all’addio di Chris Paul. Dopo un inizio discreto, segnato però da percentuali dal campo non proprio esaltanti (13.6 punti con il 36.2% dal campo ed il 27% da tre), ecco arrivare la sfida interna con i Miami Heat del 6 Novembre, nella quale l’italiano non rientra in campo dopo l’intervallo per un problema al gluteo sinistro.

I problemi al gluteo sinistro terranno ai box Danilo Gallinari ancora per alcune settimane (foto da: youtube.com)
I problemi al gluteo sinistro terranno ai box Danilo Gallinari ancora per alcune settimane (foto da: youtube.com)

Uno strappo muscolare parziale (come poi spiegato dal giocatore stesso) che tiene fermo Gallinari per 13 partite, con il rientro che avviene il 6 Dicembre contro i Twolves; partita seguita dalla miglior prestazione stagionale del nativo di Sant’Angelo Lodigiano, nella vittoria interna contro i Wizards (25 con 8/19 dal campo). Poi un nuovo stop, causato praticamente dallo stesso problema fisico, con un periodo di tempo ai box stimato di un mese e mezzo. La riabilitazione è partita, il Gallo spera di tornare entro fine Gennaio, in modo da far cominciare sul serio la sua avventura a Los Angeles e ritagliarsi un ruolo da protagonista.

Concludiamo con lo sfortunato Gordon Hayward. Secondo fiore all’occhiello della off-season del GM Danny Ainge, prelevato dai Jazz per essere il secondo violino di una squadra basata su Kyrie Irving, in grado di poter ambire a spodestare LeBron James e a puntare nuovamente alle Finals, la stagione del nativo di Indianapolis è durata lo spazio di 5’15” nell’opening night della Quicken Loans Arena contro i Cavaliers, quando cadendo male si procura la frattura della tibia sinistra e la dislocazione della caviglia della stessa gamba.

Pur essendo ancora alquanto prematuro, prevedere un Hayward in campo nei Playoff potrebbe non essere una follia (foto da: youtube.com)
Pur essendo ancora alquanto prematuro, prevedere un Hayward in campo nei Playoff potrebbe non essere una follia (foto da: youtube.com)

Un infortunio terribile che, dopo l’operazione svolta nelle ore immediatamente successive, non poteva che portare ad un unico verdetto, quello che nessun giocatore della NBA vorrebbe mai sentire: out for season. A poco più di due mesi di distanza, però, le notizie che giungono da Boston sulla sua riabilitazione sono sicuramente migliori. Una decina di giorni fa, Hayward ha tolto il tutore dalla gamba, iniziando a camminare anche senza supporto. Dei progressi che, su molti media d’Oltreoceano, hanno fatto passare il suo status da sicuro out for season a doubtful.

Vero, non bisogna correre troppo, e tutti nei Celtics non hanno la minima intenzione/interesse ad accelerare il recupero dell’ex stella dei Jazz. Ma se il buongiorno si vede dal mattino e la riabilitazione di Gordon dovesse proseguire con questo ritmo, allora con il passare del tempo la speranza di rivederlo in campo in questo 2017/18 non sarebbe più un’utopia. E state certi che la prospettiva di poter aiutare i compagni, soprattutto ai Playoff, potrà costituire un boost ulteriore per il ragazzo, oltre che un premio meritato dopo tanta malasorte.

Foto da: YouTube.

About The Author

Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone