Tegola Warriors: Stephen Curry out a tempo indeterminato!
Una notizia brutta ma non troppo, come sottolineano molti insiders vicini ai Golden State Warriors. Nel pomeriggio italiano è arrivato l’esito della risonanza magnetica alla quale Stephen Curry si è immediatamente sottoposto nella notte, per capire l’entità dell’infortunio subito nel match del Chase Center contro i Boston Celtics. Il #30, a 4’17” dal termine del secondo quarto, è stato colpito alla gamba sinistra, involontariamente, da Marcus Smart, gettatosi per contendere un pallone vagante. Tornato negli spogliatoi sulle proprie gambe ma zoppicante, Steph non ha più fatto rientro sul parquet.
La risonanza ha evidenziato da una parte una distorsione al legamento del piede, ma dall’altra (e fortunatamente per gli Warriors) ha escluso fratture o altri danni seri alla zona interessata. Un sostanziale sospiro di sollievo, quindi, per coach Steve Kerr il quale, però, dovrà fare a meno del suo faro ‘a tempo indeterminato’ o, come spiega ad esempio ESPN, per un mese o giù di lì, in tempo comunque per l’avvio dei Playoff il prossimo 13 aprile.
Un Curry che, giocoforza, rischia di non presentarsi al 100% nella fase decisiva della stagione, oltre al fatto di non poter aiutare i suoi compagni nella corsa con i Memphis Grizzlies per il seed #2 ad Ovest. Altro dato curioso: Golden State proprio stanotte aveva ritrovato Draymond Green, per la prima volta in campo con Curry e Klay Thompson da quella Gara-6 delle NBA Finals 2019; ebbene, i tre sono durati appena 11′. “Sembra proprio che ogni volta che qualcuno fa il suo ritorno, un altro si fa male. Questo è certamente un elemento preoccupante“, ha spiegato sconsolato Green nel post partita.