Suns, l'attivista Al Sharpton torna sul caso Sarver: "L'indagine sta durando troppo"
Poche ore dopo il caso legato a Mark Cuban e ai Dallas Mavericks che ha monopolizzato l’attenzione dei media sportivi americani, il reverendo e noto attivista dei diritti umani Al Sharpton ha deciso di richiamare nuovamente l’attenzione dell’NBA sull’indagine relativa a un altro proprietario di una franchigia finito recentemente sotto accusa, ovvero il n.1 dei Phoenix Suns Robert Sarver.
“L’inchiesta di ESPN che rivelava gli atteggiamenti razzisti e misogini di Sarver risale allo scorso novembre, e l’NBA dichiarò subito che avrebbe indagato su queste accuse” – ha detto Sharpton – “La mia domanda è, quanto deve durare ancora questa indagine considerando le prove e le testimonianze a disposizione?”
“Rivolgo un appello all’NBA, vogliamo che queste indagini si concludano ora o a breve con la squalifica di Sarver” ha aggiunto l’attivista nativo di Brooklyn.
“Non permetteremo a nessuno di offendere la cultura dell’NBA o dell’NFL o di insultarci con atteggiamenti intollerabili cercando di farli passare come accettabili. Questi individui pensano che la gente dimentichi tutto perchè è accaduto mesi fa, per questo voglio tornare a insistere perchè il caso venga risolto nel modo più corretto”.
In seguito ad un’inchiesta di ESPN pubblicata nella notte italiana fra il 4 e il 5 novembre 2021, l’NBA ha aperto un’indagine su Sarver, accusato da diversi suoi ex collaboratori fra cui l’ex coach dei Suns Earl Watson di atteggiamenti razzisti e sessisti. Dopo le dichiarazioni del proprietario che ha smentito tali accuse, sul caso negli ultimi mesi non si è più saputo nulla. Il portavoce della Lega Mike Bass, in seguito alle parole di Sharpton, ha detto a ESPN che l’indagine, guidata dallo studio legale Watchell Lipton, sta proseguendo, che richiederà ancora il tempo necessario per essere conclusa e che l’NBA non intraprenderà nessun tipo di azione nei confronti di Sarver prima della sua chiusura.
Sharpton aveva già fatto pressione al Commissioner Adam Silver anche nel 2014 affinchè venisse squalificato l’ex-proprietario dei Los Angeles Clippers Donald Sterling, successivamente bandito per alcuni commenti razzisti. Secondo quanto riportato da Sports Illustrated, l’attivista nella giornata di ieri avrebbe anche discusso con il vice di Silver, Mark Tatum: “Quando il caso è scoppiato, non ho insistito da subito perchè Sarver venisse sanzionato, ho dato tempo ai legali e all’NBA di condurre le loro indagini” – conclude Sharpton – “Ma la mia pazienza si sta esaurendo, inizio ad avere l’impressione che si stia semplicemente guadagnando tempo nella speranza che la gente si dimentichi di tutto ciò. Ma non permetterò che accada”.