Stoudemire e i Knicks si separano: accordo sul buyout raggiunto! Mavs, Suns e Clippers interessati
Quando NYC è il centro del mondo. L’All Star Weekend fa semplicemente accrescere questa concezione, perchè la Grande Mela è stata praticamente perfetta, come sempre, per uno spettacolo come l’All Star Weekend! Ma in un centro nevralgico così non si sente parlare solo di pallacanestro giocata, di schiacciate, di gare, c’è spazio anche per il mercato NBA. Il 19 febbraio, tra poco più di 48h quindi, ci sarà la trade deadline, ovvero sia il termine ultimo per consentire alle squadre di scambiare giocatori.
Non è l’unica scadenza che c’è da ricordare per le dinamiche che vedono particolarmente coinvolti gran parte dei GM americani. Il primo giorno del prossimo mese scadrà anche il tempo che la NBA concede alle squadre per mettere sotto contratto i giocatori che sono usciti dal contratto e che, quindi, sono a tutti gli effetti dei free agent. La data, a tratti quasi più importante della prima, è fondamentale per tutte quelle squadre che vogliono rinforzare l’organico ma anche per quelle che voglio disfarsi di contratti pesanti e particolarmente onerosi. E’ questo il caso, guada un po’, dei New York Knicks. Già prima della pausa si vociferava attorno alla squadra di coach Fisher e nella giornata di ieri è arrivata la conferma definitiva: Amar’e Stoudemire sarà free agent! Lo confermano diverse fonti vicino alla squadra e la cosa è ormai fatta. L’ex centro dei Phoenix Suns era al suo quinto anno di contratto e l’onere, il peso salariale al quale facevamo riferimento prima non è secondario: parliamo di 99.7 milioni di dollari. L’obiettivo di Amar’e è quello di firmare con una squadra da playoff, in modo tale da rendere meno amara questa disastrosa stagione con i Knicks. La scelta, inoltre, è stata accettata dai Knicks che, da inizio settimana scorsa, hanno iniziato a trattare con l’agente di Stoudemire il buyout, la buonuscita. Dopo diversi incontri e richieste che naturalmente non convergevano nella stessa direzione, l’accordo è finalmente arrivato. Da un lato i Knicks si liberano dell’ennesimo fardello presente nel loro salary cap, dall’altro Stoudemire esaudisce il suo desiderio di diventare parte integrante di un roster da playoff. A fronte della cifra evidenziata in precedenza, i Knicks andranno a risparmiare circa 23 milioni di dollari grazie a questa operazione che sarà definitivamente conclusa tra oggi e mercoledì, con il “taglio” e l’ingresso in free agency mercoledì alle 17:00. Questa pausa per l’All Star Game, fa sapere Amar’e, lo ha aiutato a meditare, a riflettere sul suo futuro. La difficoltà della scelta è dovuta all’ottimo rapporto con il proprietario dei New York Knicks, Jim Nolan, che lo ha voluto a tutti i costi 5 anni fa nella Grande Mela. La sua intervista, rilasciata ai microfoni di Yahoo! sport, è ricca e racconta tanto della scelta di Stoudemire: ” Non è una decisione facile da prendere. Nel corso del tempo, vedremo l’evolversi della situazione. Questa pausa mi aiuterà, ci penserò con la mia famiglia… Questo mi aiuterà a valutare il peso della stagione”.
Attualmente sul mercato si stanno muovendo molte squadre, soprattutto nel reparto lunghi. Quei top team, accennati da Stoudemire nelle sue motivazioni, non sono però in cerca nè di lunghi nè di un contratto impegnativo. Squadre come Warriors, Grizzliers, Trailblazers, Cavaliers e Hawks non sono interessate ad Amar’e. Chi invece ha già mosso i primi passi è Mark Cuban, con i suoi Dallas Mavericks. L’offerta è quella minima, quella che spetta insomma ai veterani NBA come Stoudemire. Per Dallas sarebbe l’ennesimo grande colpo perchè il centro ormai ex Knicks può dare minuti di riposo importanti sia a Chandler che a Nowitzki. Proprio il centro titolare dei texani, suo ex compagno a NY, si è espresso a riguardo: “Si adatterebbe alla grande al nostro gioco, perchè utilizziamo molti pick-and-roll. Coach Carlisle fa un ottimo lavoro per liberare i realizzatori e sa come metterli nelle condizioni ideali per farli segnare”.
Stoudemire non è solo nel mirino dei Mavs. Sono altre due le squadre che hanno adocchiato il 5 volte all star: i Los Angeles Clippers e i Phoenix Suns. Per i primi sarebbe una vera necessità, visti i tempi di recupero incerti di Blake Griffin; i secondi, invece, oltre alla ricerca di un rinforzo sotto i tabelloni, hanno anche l’aggravante romantico. Amar’e ha giocato in Arizona per 8 stagione, dal 2002 al 2010, lasciando una macchia indelebile nella storia della franchigia. Tuttora, i giochi a due tra lui e Nash sono ritenuti tra i più devastanti mai giocati. Proprio nell’ultima stagione con i Suns, Amar’e fa registra la sua miglior stagione, con 25.3 a sera (quinta miglior media NBA del 2011). Da lì in poi, però, una serie di intramontabili problemi fisici si sono abbattuti sul suo corpo e le cifre ne hanno risentito: 17.5 nel 2012, 14.2 nel 2013, 11.9 nel 2014 e 12 quest’anno, con 36 partite giocate.
Si è espresso anche Carmelo Anthony sulla questione: “Una delle principali ragioni per cui sono un Knickerbocker oggi è grazie a lui. Vederlo lasciare, vedere questa situazione com’è oggi fa male. So cosa vuole e va rispettato sia come atleta che come competitore. Quando è venuto a New York ha portato di nuovo passione nel giocare a basket, la gente è tornata a palazzo e ha creduto di nuovo nella squadra”.