STATS CORNER-Kyle Korver e l'efficienza di tiro
Quando si pensa a Kyle Korver, la prima cosa che ci viene in mente di dire è “grandissimo tiratore da tre”. Ed effettivamente è vero: terzo per triple messe a segno (dietro solo agli Splash Brothers) e secondo per percentuale con un clamoroso 49.6% (dietro solo a Luke Babbit che guida con il 50.5%). Giusto per gradire, questa è la sua shooting chart. Ho visto alberi a primavera meno verdi.
Quello che però a molti sfugge sono le conseguenze di tutte queste cifre. Partiamo prima però a spiegare cos’è l‘eFG% e quali sono i giocatori che comandano questa classifica. Per “Effective Field Goal Percentage” intendiamo “a field goal percentage that is adjusted for made 3 pointers being 1.5 times more valuable than a 2 point shot“, ovvero che le triple in questa specifica percentuale pesano 1.5 volte i tiri da 2. Questo perchè nella Field Goal Percentage classica, il tiro da tre ha lo stesso peso del tiro da 2, ma in realtà ha portato un punto più. Facciamo un esempio pratico. Un giocatore A ha nel tabellino 2/5 dal campo con 1/2 da tre: la sua FG% è semplicemente 2/5*100=40%, mentre la sua eFG% sarà del 50%. Se un altro giocatore B tira anche lui 2/5 ma senza triple, avrebbe la stessa percentuale dal campo ma avrebbe segnato un punto in meno.
Dunque, tirando le somme, questo parametro è importante perchè ci permette di confrontare e di standardizzare il tiro e le scelte di tiro fra giocatori con posizioni in campo ANCHE diverse. Infatti è naturale che su 10 tiri presi da un Tim Duncan qualunque la percentuale dal campo sia maggiore rispetto a 10 tiri presi da uno Stephen Curry, ma in realtà, chi ha segnato più punti con quei 10 tiri?
Passiamo dalle parole ai fatti e vediamo la classifica dei giocatori ordinata per eFG%.
Giocatori | eFG% |
DeAndre Jordan | 71,3 |
Kyle Korver | 67,6 |
Tyson Chandler | 67,2 |
Brandan Wright | 66,9 |
Hassan Whiteside | 63,2 |
James Johnson | 63,o |
Rudy Gobert | 62,2 |
Ed Davis | 60,2 |
Amir Johnson | 59,8 |
Chris Andersen | 59,5 |
Come possiamo notare sono quasi tutti giocatori interni, centri o ali grandi, che prendono la maggior parte dei tiri dentro l’area dei tre secondi. Korver invece è un giocatore quasi esclusivamente perimetrale e la sua efficienza di trio è la più alta della lega dietro solo a DeAndre Jordan. Questo significa che per chi attacca, a livello teorico e matematico, dovrebbe cercare di far tirare Korver, piuttosto che cercare uno scarico sotto per un Chandler, un Gobert, un Whiteside. E da qui arriviamo alle conseguenze di cui parlavamo prima. Si perchè per gli Atlanta Hawks, quando il nostro Kyle è sul terreno di gioco, la priorità è costruire un tiro con spazio per il suddetto, in quasi ogni circostanza di gioco, a difesa schierata o in transizione offensiva.
In entrambi i casi osserviamo come Jeff Teague una volta ricevuta palla nella sua metacampo, anzichè puntare il canestro in campo aperto per un tiro al ferro o guadagnare un fallo, scarica su Korver perchè quel tiro da tre è matematicamente più conveniente di qualsiasi altro tiro. A livello logico, Jeff Teague dovrebbe cercare di attaccare il canestro perchè la difesa è sbilanciata, e se non dovesse trovare spazio, scaricarla fuori. Ma grazie a Korver è tutto il contrario: prima si guarda se Korver è libero sulla linea dei tre punti, se è accoppiato allora proviamo ad andare dentro.
Dal punto di vista difensivo è lo stesso principio: si dovrebbe tornare indietro per proteggere il canestro, invece la prima cosa che fanno le difese contro gli Hawks è quella di accoppiarsi subito immediatamente con Korver.
Un ultima cosa: i punti per tiro. Escludendo i tiri liberi Korver ha segnato 656 punti con 486 tentativi dal campo, con un rapporto di punti per tiro di 1.34. Paragoni? il primo è il solito DeAndre Jordan con 1.45 ma i suoi tiri sono tutte schiacciate/tap in/lay up; Stephen Curry ha 1.12, James Harden 1.04, Lebron James 1.07. Korver è secondo!
Se non è efficienza di tiro questa…