Spurs senza problemi, ora Phila è 0-10! Un Davis mostruoso non basta con Portland, Mavs bene sugli Hornets
76ERS @ SPURS 75-100 – Tanta difesa – e uno straordinario Matt Bonner da 18 punti con 7/10 dal campo e 4/6 da tre – consentono ai San Antonio Spurs di portarsi a casa la gara contro i 76ers.
Partenza sprint degli speroni, che poco ci mettono a mandare in fumo il piano partita degli ospiti: Leonard, non particolarmente efficiente in attacco, è un fattore in difesa, e sui contropiedi ad arte della squadra di Popovich Phila non sembra pronta a giocarsela a viso aperto.
Il 30-16 della prima frazione mette la strada in discesa, anche perché il mini parziale di +5 prima dell’intervallo lungo degli ospiti, quando in campo c’è tutta la panca degli Spurs, non sembra un dato da cui poter ripartire in rimonta.
Popovich gestisce le energie nella ripresa: per Duncan solo sedici minuti, diciassette per Parker e addirittura 12 per Ginobili.
Restano tanto sul parquet Joseph, Baynes e Green, accumulando 37 punti in tre. In generale, tutti i giocatori a referto per gli Spurs marcano il proprio tabellino.
I neroargento passeggiano nel terzo e nel quarto quarto, mantenendo il distacco invariato sul +25 e portandosi sul 6-4 in stagione; una stagione nera, invece per i Sixers, che incassano la decima sconfitta in altrettante partite.
PHILADELPHIA – Mbah a Moute 13, Sims 9, Thompson 4, Wroten 8, Carter-Williams 16, Shved 4, Noel 4, McDaniels 8, Covington 6, Gordon 3.
SAN ANTONIO – Leonard 5 e 11 reb, Duncan 10, Green 11, Bonner 18, Parker 5, Diaw 8, Baynes 12, Ginobili 2, Joseph 14, Daye 9, Anderson 2, Ayres 4.
PELICANS @ BLAZERS 93-102 – Dovrebbe essere una gara tra Portland e New Orleans, in realtà si trasforma in un ‘One man show’ targato Anthony Davis e in un numero da circo della premiata coppia Aldridge-Lillard.
Alla fine sono i Blazers ad avere la meglio, perché dall’altra parte il monociglio col 23 predica solo nel deserto.
Partenza equilibrata, ma si capisce subito che col confronto Davis-Aldridge ci si divertirà; i padroni di casa chiudono con un punto solo di vantaggio, ma nella seconda frazione sono gli ospiti ad uscire alla ribalta con un parziale di 28-20.
Nel secondo tempo i Pelicans riprendono da dove avevano lasciato: Gordon, Holiday e Evans si inchinano alla serata di grazia di Davis e all’ultimo quarto il vantaggio arriva fino sul +12.
Poi il blackout, la risalita dei padroni di casa e la bomba da tre di Lillard sul 93 pari a 1,14 dalla fine che spezza le gambe a New Orleans; il 34-13 dell’ultima frazione lancia Portland sul finale 102-93, ora quarti ad Ovest con 8 vinte e 3 perse.
NEW ORLEANS – Davis 31 e 11 reb, Evans 13, Ajinca 6, Gordon 11, Holiday 14, Anderson 12, Rivers 4, Withey 2.
PORTLAND – Crabbe 3, Aldridge 22, Lopez 8, Matthews 16, Lillard 24, Kaman 15 e 10 reb, Blake 5, Freeland 2, McCollum 7.
MAVERICKS @ HORNETS 107-80 – Altra notte, altra vittoria, altro record. Si, perché con i 13 messi insieme stanotte, Dirk Nowitzki è diventato anche uno dei pochissimi giocatori della Lega ad aver messo insieme più di 27mila punti con la stessa franchigia.
In questo club ci sarebbe anche Michael Jordan, proprietario della squadra schiantata stanotte dal tedesco & Co.
Dallas è costantemente davanti sin dalla palla a due: la difesa di casa non tiene l’impatto di Wunder Dirk, ma neanche del resto della squadra, con Chandler, Ellis e Parsons tutti abbondantemente sopra la doppia cifra.
Il primo tempo di conclude sul +24, destinato ad ampliarsi con il parziale di 21-17 al rientro dall’intervallo lungo.
I padroni di casa possono poco contro l’attacco dei Mavs, considerando anche le serate non proprio positive del duo Walker-Stephenson.
Dallas sale sull’8-3 in stagione, quinta ad Ovest, per Charlotte è la settima sconfitta a fronte di 4 vittorie, che significano decimo posto a Est.
DALLAS – Parsons 17, Nowitzki 13, Chandler 14, Ellis 18, Nelson 11, Wright 10, Aminu 9 e 11 reb, Barea 8, Smith 2, Villanueva 5.
CHARLOTTE – Henderson 18, Williams 8, Jefferson 6, Stephenson 6, Walker 11, Hairson 6, Zeller 4, Biyombo 4, Pargo 11, Vonleh 11.