Spurs, Rudy Gay: "Questa franchigia è diversa da tutte le altre"
Dopo aver concluso una prima stagione da 11.5 punti e 5.1 rimbalzi ad allacciata di scarpe (12.2 punti e 5.6 rimbalzi ai Playoff), Rudy Gay ha prolungato il suo rapporto con i San Antonio Spurs per un altro anno ancora, sulla base di un contratto da 10 milioni di dollari. Interpellato nel podcast di Hartford Courant, l’ex di Grizzlies, Raptors e Kings ha elogiato la franchigia texana, rivelando anche dei retroscena della discussa trade che ha portato DeMar DeRozan a San Antonio e Kawhi Leonard in Canada.
“La cosa migliore di San Antonio è il fatto che ti trattano bene. L’organizzazione si comporta come si deve sia con i giocatori che con lo staff. Devo essere sincero? Tutto ciò non succede molto spesso in NBA“, racconta Gay.
“Leonard spingeva per andarsene in un mercato più grande e redditizio. Nel discutere con lui, l’organizzazione è stata molto chiara e diretta” – prosegue il 31enne nativo di Baltimora, Maryland – “Alla fine Leonard è stato accontentato, venendo scambiato per un giocatore, DeMar, che non aveva affatto ricevuto lo stesso tipo di trattamento da parte dell’altra franchigia. E’ come passare dalla notte al giorno e tutta questa storia, questa trade, dimostra nello specifico la differenza che c’è tra i San Antonio Spurs e le altre franchigie“.
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