Splash Brothers, la notte più dura. "Siamo umani anche noi, ma ci rifaremo"
“Siamo umani anche noi”. Ci ha pensato Klay Thompson a chiudere così la prestazione degli Splash Brothers in questa Gara 1 delle Finals NBA. Una prestazione inaspettata, visto che tutti attendevano Curry e Thompson al varco per poter vedere nuovamente brillare le stelle di Golden State dopo la strepitosa rimonta con 4-3 finale nella serie contro gli Oklahoma City Thunder. E invece il campo ha detto tutt’altro: 4/12 al tiro per Klay, che ha chiuso con soli 9 punti ed una tripla, 4/15 addirittura per Steph, che ha però saputo mordere per tre volte coi piedi fuori dall’arco, aiutando in chiusura i suoi a certificare la vittoria. 20 punti in due vuol dire la peggiore prestazione stagionale del duo più celebre della Baia. E Curry deve aggiungerci anche le 5 palle perse oltre alla seconda peggior serata di sempre ai Playoffs per lui, visto il 26,7% finale (lo scorso anno, in Gara 3 contro Cleveland alle Finals, tirò col 21,7%).
Un caso? No, perché la squadra di Lue in Gara 1 ha fatto una precisa scelta: limitare al massimo le bocche da fuoco di casa Warriors. Ecco perché la difesa ha saputo migliorare sugli Splash Brothers rendendone la vita difficile almeno un terzo delle volte. Aggiungeteci, poi, la serata storta al tiro e l’andamento della gara (che ha premiato le seconde scelte dei padroni di casa) e il gioco è fatto.
Come si può notare anche dalla grafica offerta dalla Lega, però, la scelta dei Cavaliers non ha premiato in tutto e per tutto. Seguire ad occhi chiusi Curry e Thompson, cercando di impedire loro di entrare in ritmo, non significa arginare tutto l’attacco Warriors, che ha saputo rimodulare i sugli altri interpreti. Ecco perché Draymond Green, lasciato costantemente solo per i raddoppi sui compagni di squadra, ha potuto liberamente gestire la difesa avversaria, tornando a macinare punti (16), rimbalzi (11) ed assist (7). Stesso dicasi per Andre Iguodala che, quando sul parquet, scompariva completamente dai radar difensivi di Cleveland, lasciato libero di agire come meglio credeva.
Una mossa, quindi, che difficilmente verrà ripetuta da Lue in Gara 2, domani sera. “Una serata storta può capitare, ma la prossima volta non sbaglieremo”. È ancora Klay Thompson ad aprire le danze ed a promettere il riscatto agli avversari. Per capire se avrà ragione o meno, dobbiamo aspettare ancora qualche ora. Nel frattempo a ringraziare sono i panchinari Warriors; se i Cavs continuano a spalancare così le porte, Steph e Klay possono ancora stare tranquilli.