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Speights e LaVine eroi contro Hornets e Lakers. Marc Gasol trascina i Grizzlies, Pacers senza problemi con i Magic

28 punti per Speights, grande protagonista nella vittoria dei Warriors a Charlotte (foto da: bleacherreport.com)
28 punti per Speights, grande protagonista nella vittoria dei Warriors a Charlotte (foto da: bleacherreport.com)

GOLDEN STATE WARRIORS @ CHARLOTTE HORNETS 106-101 – Tredicesima vittoria stagionale, settima consecutiva, per i Golden State Warriors che riescono, non senza qualche difficoltà, ad avere la meglio su dei combattivi Charlotte Hornets. L’aria della sua città natale fa bene ad uno Steph Curry (26 punti, 9/20 al tiro) già in forma di suo che comincia a scuotere la retina già nei primi minuti. Gli Hornets, però, non ci stanno a recitare il ruolo della vittima sacrificale e grazie all’apporto dei vari Roberts, Walker e Jefferson, arrivano a condurre 49-55 all’intervallo lungo. Il terzo quarto mette in evidenza degli “Splash Brothers” dalle polveri insolitamente bagnate dall’arco (4/15 complessivo da tre punti) e allora tocca a Speights, eroe non tanto per caso, tenere in partita i suoi con 11 punti nell’ultimo e decisivo quarto. A chiuderla, però, non può che essere il numero 30 che, sfruttando due sanguinose palle perse dei padroni di casa, scappa in contropiede (98-90 a 2:37 dalla fine) sigillando la W. Finisce 106-101.

Golden State Warriors: Barnes e Green (1o rimb.) 9, Thompson 17, Curry 26, Rush 5, Iguodala 3, Speights 27, Livingston 4;

Charlotte Hornets: Henderson 6, Zeller 15 (14 rimb.), Jefferson 18, Stephenson 11, Walker 13 (13 ass.), Hairston e Biyombo 8, Roberts 20, Maxiell 2

ORLANDO MAGIC @ INDIANA PACERS 83-98 – Settima vittoria stagionale per i Pacers che sfruttano al meglio il turno casalingo contro gli Orlando Magic. Il protagonista del primo quarto, e non solo, è “Hot Rod” Rodney Stuckey autore di 9 punti (24 complessivi) nel 20-26 di inizio partita. Nel secondo periodo, poi, si accende anche il rientrante Davi West (11 punti nel primo tempo), consentendo agli ospiti di arrivare a condurre di misura (45-47) alla sirena di metà gara. Il terzo quarto è quello decisivo, con il 14-25 di parziale che spacca la partita: le firme in calce sono quelle solite di West e Stuckey e quella di un’inaspettato Solomon Hill. Nell’ultima frazione, poi, i Pacers non hanno difficoltà a contenere il ritorno dei Magic assicurandosi la W per 98-83.

Orlando Magic: Harris 14, Frye e O’Quinn 9, Vucevic 16, Fournier 5, Oladipo 14, Gordon 12, Payton e Green 2;

Indiana Pacers: Hill 11, West 18, Mahinmi e Sloan 6, Stuckey 24, Scola e Copeland 5, Allen 10 (14 rimb.), Miles 4

Tripla doppia sfiorata per un grande Marc Gasol (foto da: wageofwins.com)
Tripla doppia sfiorata per un grande Marc Gasol (foto da: wageofwins.com)

MEMPHIS GRIZZLIES @ PORTLAND TRAIL BLAZERS 112-99 – Sei uomini in doppia cifra, 53,6 % dal campo (46, 2 da tre punti), 46 rimbalzi e 28 assist di squadra: sono i numeri dei Memphis Grizzlies che vanno a vincere al Moda Center di Portland contro i Blazers. Il ritmo forsennato e un equilibrio prevedibile la fanno da padrone in un primo quarto divertente (23-25). Nel secondo periodo sale in cattedra la difesa di Memphis, lasciando che siano poi i vari Pondexter, Allen e Conley a fare sfracelli nell’altra metà campo. All’intervallo lungo è +9 per gli ospiti (52-43). Nel terzo quarto arriva il momento di Zach Randolph (doppia doppia da 14 e 11 rimbalzi) e, soprattutto, di un Marc Gasol che flirta con la tripla doppia (26, 7 rimbalzi e 9 assist), consentendo il mantenimento di un prezioso +13 di vantaggio (83-70) in vista dell’ultimo periodo. Che si apre con le giocate di Lillard e Matthews (top scorer dei suoi a quota 26) che riportano a galla i Blazers (89-83 a poco più di 8 minuti dalla fine). Reazione tardiva, a maggior ragione se Gasol è ingiocabile nel pitturato: gancio del 96-87 con 4:17 ancora da giocare e vittoria Grizzlies in ghiaccio: 112-99 il finale dal Moda Center.

Memphis Grizzlies: Allen 11, Randolph 14 (13 rimb.), Gasol 26, Lee 13, Conley 21 (1o rimb.), Carter e Koufos 2, Pondexter 10, Udrih 6, Leuer 7;

Portland Trail Blazers: Batum e Lopez 6, Aldridge 19 (10 rimb.), Matthews 26, Lillard 20, Kaman 16 (11 rimb.), Barton 6

Lo Zach LaVine che i Lakers non si aspettavano: 28 punti (foto da: www.tsn.ca)
Lo Zach LaVine che i Lakers non si aspettavano: 28 punti (foto da: www.tsn.ca)

MINNESOTA TIMBERWOLVES @ LOS ANGELES LAKERS 120-119 – Nemmeno una buona prova offensiva di squadra (5 uomini in doppia cifra) consente ai Lakers di avere la meglio, allo Staples Center, sui Minnesota Timberwolves, nella sfida tra le due peggiori squadre della Western Conference. Primo quarto tutto dei padroni di casa (23-30), con Kobe Bryant autore di 12 dei suoi 26 punti complessivi. Nel secondo periodo, si accende Zach LaVine: 18 punti (su 28 totali) nel 31-28 a favore di Minnesota. A metà gara è 54-58. La partita, come conferma anche un terzo quarto da 39-38, è divertente, complici anche due sistemi difensivi quanto meno rivedibili. All’alba del terzo quarto la situazione è, comunque, ancora in bilico, come conferma il 93-96 sul tabellone. La schiacciata di Nick Young a 5 minuti dalla fine (107-115) sembra essere il preludio alla fuga buona dei padroni di casa che, però, impiegano meno di due minuti a farsi raggiungere dalla tripla di  Mo Williams (25 punti e 11 assist). I Wolves riescono addirittura a portarsi sul 119-117 a 10 secondi dalla fine. In questi casi lo schema Lakers è noto: palla a Bryant e ci pensa lui. Detto, fatto: due spettacolosi punti del “Mamba” nel traffico per impattare la gara con 5,6 secondi ancora da giocare. Ne servono un paio di meno a Young per guadagnarsi un viaggio in lunetta: 1/2 e ancora un’ultimissima chance per i gialloviola. Stavolta, però, la tripla piedi per terra di Bryant sbatte sul primo ferro condannando i Lakers alla tredicesima sconfitta stagionale.

Minnesota Timberwolves: Wiggins e Budinger 3, Young 22, Dieng e Muhammad 4, Brewer 13, Williams 25 (11 ass.), Hummel 7, LaVine 28;

Los Angeles Lakers: Johnson 19, Boozer 15, Hill 8, Bryant 26, Lin 18 (11 ass.), Young 16, Davis (10 rimb.) e Sacre 6, Ellington 5

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone