I Sixers fermano gli Warriors. LeBron torna e i Lakers vincono all'overtime il derby. I Bucks espugnano Toronto
Sei partite hanno caratterizzato la notte NBA, con sorprese e ritorni. Si ferma a 11 la striscia di vittorie consecutive dei Golden State Warriors che, alla Oracle Arena, si fanno sorprendere dai Philadelphia 76ers, che rovinano il debutto casalingo di Cousins (7+6 reb e 6 ast, con 3/10 dal campo). Avanti di 10 lunghezze dopo 1’54” di gioco nel terzo quarto (59-69), i padroni di casa si bloccano e gli sono gli ospiti a chiudere davanti all’ultima pausa (95-86). Nel quarto conclusivo Golden State si avvicina massimo fino al -5 (106-101 con 2’49” da giocare), ma Philadelphia respinge il tentativo di rimonta e porta a casa una W importante. Sugli scudi Embiid (26+20 reb e 5 ast), Simmons (26+8 reb e 6 ast) , mentre agli Warriors non bastano Curry (41+6 ast) e Durant (25).
Contrariamente a quanto reso noto alla vigilia, il derby di Los Angeles ha visto rientrare, dopo 17 partite saltate, LeBron James. E gli effetti si sono subito visti, con i Lakers vincenti, anche se dopo un overtime. Anche se, a dirla tutta, i ragazzi di coach Walton hanno rischiato di buttarla via, poiché i Clippers, sotto di 14 in apertura di quarto periodo (89-75), rimontano e la portano all’overtime grazie ad una bomba di Harris a 35″ dalla fine (112-112). Nell’extra-time, decisivo è il gioco da tre punti di Stephenson a 45″ dal termine, oltre a James, che mette mano in tutti i canestri dal campo dei suoi. The King torna con una prova positiva (24 (9/22 dal campo)+14 reb e 9 ast), supportato dallo stesso Stephenson (20) e da Ingram (19). Negli avversari, invece, il migliore è stato Louis Williams (24+6 ast).
Il big-match di giornata, invece, si è avuto alla Scotiabank Arena di Toronto, con l’incrocio tra le prime due della Eastern Conference, Raptors e Milwaukee Bucks. A spuntarla sono stati gli ospiti, avanti addirittura di 24 punti a metà terzo periodo (78-54 con 6’16” da giocare) e respingendo poi i tentativi di rimonta dei canadesi, che pure avevano reagito con un break di 9-27, valso il -6 dopo 41″ di gioco nel quarto periodo (87-81). Sette i giocatori in doppia cifra nei Bucks, con Antetokounmpo (19+9 reb+5 ast e 4 stl) e Middleton (18+6 reb) a spiccare. Nei Raptors, non è sufficiente l’ottima prova di Siakam (28 e 12/19 dal campo), con Leonard non nella sua serata migliore (16+8 reb con 7/20 al tiro). All’AT&T Center di San Antonio, gli Spurs hanno la meglio sui Brooklyn Nets al termine di un match combattuto e concluso praticamente in volata. Derrick White, con il proprio career-high (26+6 ast), guida i texani, supportato da Aldridge (20+13 reb) e Mills (17); 8 punti e 3/7 al tiro per Belinelli. Nei Nets, è Russell il migliore (25+9 ast e 5 reb).
Continua il momento no degli Indiana Pacers, coinciso con l’infortunio di Oladipo. La squadra di coach MacMillan, di scena all’Amway Center di Orlando contro i Magic, incappa infatti nel 4° ko in fila, cedendo il passo nel finale ai floridiani, sospinti da Ross (30) ed Augustin (20). Turner (27+7 reb) e Bogdanovic (21) non bastano ai Pacers. Infine, alla Little Caesars Arena di Detroit, i Pistons la spuntano su dei Dallas Mavericks resi molto rimaneggiati dalla trade realizzata nella notte con i Knicks, oltre che dall’assenza di Doncic (problema alla caviglia sinistra). Ciononostante, i texani guidano gran parte della partita, trovandosi sul +9 a 10’46” dalla fine (72-63). Poi però arriva la reazione dei padroni di casa, che fanno propria la posta in palio in un arrivo punto a punto. In evidenza Drummond (24+20 reb) e Griffin (24+10 reb e 6 ast); Barnes (27+7 reb) è il top-scorer nei Mavs.
Di seguito, il resoconto della notte:
DALLAS MAVERICKS @ DETROIT PISTONS 89-93
INDIANA PACERS @ ORLANDO MAGIC 100-107
MILWAUKEE BUCKS @ TORONTO RAPTORS 105-92
BROOKLYN NETS @ SAN ANTONIO SPURS 114-117
PHILADELPHIA 76ERS @ GOLDEN STATE WARRIORS 113-104
LOS ANGELES LAKERS @ LOS ANGELES CLIPPERS 123-120 OT