Sixers, Bryan Colangelo alle prese con il caso social
Una bufera social si abbatte su Bryan Colangelo, President of Basketball Operations dei Philadelphia 76ers. Un report del sito specializzato The Ringer ha accusato Colangelo di aver usato svariati account fake sui social, in modo da supportare il proprio lavoro e monitorare nel contempo la situazione a Philadelphia. Più nello specifico, secondo il report Colangelo, tramite gli account fake, sarebbe arrivato anche a criticare propri giocatori, Joel Embiid e Markelle Fultz su tutti.
Interrogato in proposito da Adria Wojnarowski, Embiid ha dichiarato di esser stato contattato nella giornata di ieri da Colangelo, il quale gli ha garantito che quei tweet non fossero opera sua: “Ho parlato con lui e mi ha detto di non aver postato quei tweet. Ha negato tutto e devo credergli fino a prova contraria. Ma se tutta questa storia fosse vera, allora sarebbe davvero grave“.
Colangelo ha risposto alle accuse tramite un comunicato stampa: “Come molti dei miei colleghi, ho usato i social media per restare aggiornato sulle ultime notizie. Non ho mai postato alcunché su tali piattaforme, e ho usato il profilo Twitter @Phila1234567, cui si fa riferimento nel report, per monitorare la nostra organizzazione e altri eventi affini. Questa storia mi infastidisce a più livelli perché non sono a conoscenza degli altri account che mi sono stati attribuiti. Non so chi ci sia dietro e cosa lo spinga ad agire in quel modo“.
Il report di The Ringer sottolinea accuse all’ego di Embiid, alle difficoltà al tiro di Fultz, ad un Okafor che avrebbe fallito dal punto di vista fisico, per concludere con un Noel definito autodistruttivo. Ma non è finita qui, poiché nel mirino di questi account fake sono finiti anche l’attuale Presidente dei Toronto Raptors, Masai Ujiri, e l’ex GM dei Sixers, Sam Hinkie.
Foto da: YouTube.