SALARY CAP NBA – Silver risponde alla NBPA
Il dibattito sull’entrata a regime del nuovo contratto televisivo della NBA, nel 2017, sembra già entrato nel vivo. Il Commissioner Adam Silver, infatti, ha risposto prontamente alle esternazioni di Michele Roberts, direttrice esecutiva della NBPA, l’associazione dei giocatori della Lega. Intervistata da Pablo S. Torre, di ESPN The Magazine, la Roberts ha attaccato in maniera frontale il sistema del Salary Cup: “Non conosco nessun posto nel mondo dello sport dove c’è questa idea di sgonfiare artificialmente quello che qualcuno è in grado di fare. Questo è incredibilmente non Americano. Il mio dna si sente offeso da ciò”. Immediata, come detto, è arrivata la risposta di Silver, tramite un comunicato riportato da Matt Dollinger, di Sports Illustrated: “Non potremmo essere più in disaccordo con queste affermazioni. Il successo della NBA è basato sugli sforzi collettivi e sugli investimenti di tutti i proprietari, le migliaia di impiegati delle nostre squadre e delle arene, e i nostri giocatori dal talento straordinario. Nessuno potrebbe realizzare tutto ciò da solo. Né c’è qualcosa di insolito o di “non Americano” in un settore sindacalizzato nell’avere un sistema collettivo di pagamento dei dipendenti – infatti è la norma. Il sistema del Salary Cap, che divide i ricavi tra proprietari e giocatori ed è stato concordato dall’NBA e dall’Associazione Giocatori sin dal 1982, è servito come fondamento della crescita della Lega e ha permesso ai giocatori della NBA di diventare gli atleti più pagati nel mondo. Affronteremo tutti questi argomenti ed altri con l’Associazione Giocatori quando sarà opportuno”.