ROTY Rush #11 - La guida al rookie dell'anno
KARL-ANTHONY TOWNS – Continua senza troppi incidenti il primo mese in NBA della prima scelta assoluta del Draft 2015. Minnesota grazie a suo innesto ha finalmente abbandonato il ruolo di ruota del carro e ha già trovato cinque vittoria, con Towns che non va praticamente mai sotto la doppia cifra per punti e rimbalzi. Grande prestazione nell’ultima gara contro Orlando, dove ha trovato l’ennesima doppia doppia da 21 punti e 12 rimbalzi.
JAHILL OKAFOR – Situazione molto simile, almeno per le prestazioni individuali, per Jahill Okafor. L’altro centro destinato a dominare ha trovato 21 punti e 12 rimbalzi contro gli Spurs, confermandosi a 19+11 nella partita contro Dallas, restando l’unica nota positiva di squadra. I 76ers infatti non hanno ancora trovato la prima vittoria stagionale, con ben 12 sconfitte a carico, mentre lunedì arriverà la prima collisione tra Okafor e Towns.
KRISTAPS PORZINGIS – Vera e propria sorpresa sia per i tifosi dei Knicks che per la lega in generale. L’ala grande, fortemente contestata dai newyorkesi al momento della scelta, ha avuto un ottimo impatto in NBA e anche grazie a lui i Knicks hanno iniziato dignitosamente. Spettacolare la prestazione contro Charlotte, che lo ha visto autore di 29 punti, accompagnati anche da 11 rimbalzi.
EMMANUEL MUDIAY – Leggermente calato il rendimento del playmaker di Denver, che si conferma ottimo in ogni aspetto del ruolo, soprattutto quello difensivo, anche se forse troppo altalenante. Le ultime due settimane hanno visto Denver guidata da un Gallinari in versione All-Star e Mudiay ha cercato di contribuire con l’ottima prestazione contro i Pelicans e gli 11 assist realizzati nella sfida di Houston. C’è da trovare più continuità offensiva, ma la strada è quella buona.
MARIO HEZONJA – Nonostante un inizio di stagione che vede i Magic con già 6 vittorie in 12 partite, lo spazio per il playmaker spagnolo fatica ad arrivare. Appurato che la coppia titolare Payton-Oladipo funziona, il posto di prima alternativa deve essere l’obiettivo, ma i soli 8′ giocati contro Lakers e Timberwolves non lasciano presagire bene. I numeri, quando il minutaggio aumenta, inevitabilmente si alzano e forse con un po’ di fiducia in più arriveranno anche prestazioni da ricordare.
NEMANJA BJELICA – Si ritorna a Minneapolis per la stella a sorpresa (ma nemmeno tanto per chi lo aveva già visto in Europa) di questa Rookie Class. Il serbo, dopo aver decisamente convinto agli Europei, sta trovando sempre più spazio in NBA e prestazioni come quella contro Charlotte da 13 punti e soprattutto i 17 messi a segno nella trasferta di Chicago fanno capire il perché. I Timberwolves concedono tanti minuti a tutti i membri della squadra e Bjelica non può che approfittarne per migliorare sempre di più.
WILLIE CAULEY-STEIN – Situazione caotica, un po’ come quella di tutti i Kings, quella del terzo centro del Draft. Il rookie di Sacramento, dopo aver iniziato in quintetto la maggior parte delle partite d’esordio, non ha trovato posto nelle ultime due uscite dopo l’infortunio contro i Raptors, giocando comunque circa 20′ a partita ma incidendo relativamente poco. Il suo destino è legato direttamente a quello di Cousins, che se venisse riportato al centro delle operazioni, lo escluderebbe dai posti principali. Bisogna ora saper imporsi dimostrando di essere un’ottima spalla e non un’alternativa di DMC.