Rondo: "Non ho nulla contro i Mavs"
Il match di stanotte tra Kings e Mavericks, all’American Airlines Center, sarà particolare per Rajon Rondo. La scorsa stagione, dopo l’avvio ai Celtics, Rajon passò ai texani a Dicembre. Quello che inizialmente sembrava un grande affare per Cuban, in realtà si trasformò in un disastro, con il play in continuo conflitto con coach Carlisle. A poche ore dal match, il nativo di Louisville, Kentucky, si è concesso un’intervista a ESPN.
“Ho capito che non era stato un buon affare alla fine” – esordisce Rajon – “Ho sempre cercato di essere positivo, ma le cose non sono andate bene per entrambe le parti. E questa è solo una parte. Non tutti i giocatori e gli allenatori guardano dritti negli occhi. E non tutte le squadre sono adatte ad ogni giocatore“. “Sinceramente” – continua il play di Sacramento – “Non so cosa io abbia imparato dall’esperienza a Dallas. Non ho mai dubitato di me, ma mi ha reso il lavoro più duro. Mi sono impegnato come non mai quest’estate e mi sono circondato di persone positive. Così ho creato un ottimo sistema di supporto e sono andato avanti così“.
“Non ho rimpianti per come sono andate le cose” – puntualizza – “Tutto succede per un motivo. Io credo molto in questo. E ho ottimi rapporti coni ragazzi dei Mavs, in particolare dal punto di vista personale. Sono tutte brave persone e mi hanno trattato bene. Provo solo affetto per quella società; anche per Cuban. Anche i tifosi sono stati stupendi con me. Non ho rimpianti, il passato è passato“.
Rondo conclude parlando del rapporto con Carlisle e dei perché di un rapporto finito tra molti punti interrogativi. “Tra di noi non c’era feeling. Ci abbiamo provato, entrambi. Ma non ha funzionato. Quando me ne sono andato, la schiena ha giocato un suo ruolo, ed è stata una scelta condivisa. Abbiamo avuto alcuni colloqui durante i Playoff e abbiamo scelto di non giocare. La schiena mi dava troppo fastidio e ai Playoff devi solo dare il massimo. Non si può giocare in quelle condizioni“.